Serie A

Mirko Vucinic: “Alla Juve eravamo macchina da guerra, grande lavoro di Conte”

Calcio - CC0 1.0

Intervenuto ai microfoni di Sky, Mirko Vucinic ha ripercorso la propria carriera in Serie A con diversi aneddoti interessanti. Il montenegrino è arrivato in Italia al Lecce: “Non so perchè Corvino decise di comprarmi, venne a vedermi ed ero stato il peggiore in campo – racconta – Il Lecce mi ha fatto crescere, ci sono arrivato a 17 anni. Zeman? Non è vero che gli attaccanti non si lamentano con lui, almeno non è vero fino a sabato. La domenica era un’altra cosa.”

Poi il passaggio alla Roma, dove riesce a decidere il Derby con una doppietta: “Meno male che abbiamo vinto nel secondo tempo, il mister aveva tolto Totti e De Rossi all’intervallo. Lo Scudetto 2010? E’ ancora una ferita aperta, mi dispiace tantissimo. Si è parlato tanto della lite con Perrotta ma era stata solo una discussione, io sbagliai a rivolgermi così ad uno dei leader dello spogliatoio.”

Sull’esperienza alla Juventus, Vucinic dice: Eravamo una macchina da guerra, Conte aveva fatto un grandissimo lavoro. Tutti avevano paura di noi, adesso gli direi di prendere Mbappè ma non so se il Psg è disposto a cederlo.” L’avventura in bianconero gli ha permesso di giocare con Del Piero:Un giorno potrò raccontare ai miei figli di aver giocato con Totti e Del Piero, loro sono poesia del calcio. Due grandi campioni dentro e fuori dal campo.” Nel futuro di Vucinic ci potrebbe essere la panchina: Sto cercando di prendere il patentino, un giorno mi piacerebbe allenare una delle mie ex squadre. A Lecce ho lasciato un pezzo di cuore.”

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