Serie A

Milan, Van Basten: “Ibra fondamentale, all’Ajax mi sfidava sempre”

Zlatan Ibrahimovic
Zlatan Ibrahimovic - Foto LiveMedia/Fabrizio Carabelli

Alla ripresa delle attività tra Milanello e Dubai, l’osservato speciale sarà senza dubbio Zlatan Ibrahimovic, in previsione del rientro che potrebbe avvenire nel mese di gennaio. L’attaccante ha quasi del tutto recuperato dall’operazione al ginocchio dello scorso 25 maggio dopo la ricostruzione del legamento crociato anteriore con rinforzo laterale e riparazione meniscale, ma serviranno ancora alcune sedute personalizzate per poi, magari già a Dubai, farlo progressivamente rientrare in gruppo. Nessuno vuole forzare i tempi né tanto meno correre rischi inutili, considerando l’età e la portata dell’infortunio, ma in casa rossonera sanno bene quanto la sua presenza possa rivelarsi fondamentale nella seconda parte della stagione, con l’obiettivo dichiarato di voler essere a disposizione di Pioli per il doppio impegno in Champions contro il Tottenham. Dell’importanza di Zlatan ha parlato anche Marco Van Basten, che ne ha sottolineato le qualità e il valore per la squadra: “Ibra è stato fondamentale per far crescere il Milan negli ultimi anni soprattutto a livello di mentalità. Per tornare a vincere serviva fare questo passo in più e con Ibra lo hanno fatto”, ha detto l’ex attaccante.

Van Basten ricorda anche l’Ibra giovane. “Quando lui arrivò all’Ajax ero l’assistente di Koeman. Era uno che mi sfidava in campo, ma io ero mezzo infortunato e quindi non potevo fare molto. Lui voleva invece sfidarmi sempre, è stato molto divertente”. Tra i nomi per il prossimo mercato c’è l’attaccante albanese del Chelsea Armando Broja, che sta trovando poco spazio con i Blues (per lui 12 presenze in campionato e cinque in Champions, quasi tutte partendo dalla panchina e per pochi minuti). Dall’Inghilterra, come riportato dall’Evening Standard, il Chelsea non sembra intenzionato a privarsene, rifiutando qualsiasi offerta dovesse arrivare da qui a fine gennaio. Discorso diverso per Ziyech che vorrebbe andare a giocare altrove e potrebbe essere accontentato, considerando che l’investimento per il Milan sarebbe limitato a metà dello stipendio annuale da qui a fine stagione.

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