Serie A

Milan, Pioli: “Ibrahimovic non è un razzista, mettiamo fine a questa storia”

Stefano Pioli - Foto Antonio Fraioli

Il tecnico del Milan Stefano Pioli è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Serie A 2020/2021 contro il Bologna, valida per la ventesima giornata. Tra i temi affrontati non è mancato ovviamente Zlatan Ibrahimovic e quanto accaduto in Coppa Italia: “Ibra non è un razzista. Non è stato bello quello che è accaduto nel derby, ma può succedere. La società è sempre stata attiva nella lotta alle discriminazioni e credo che sia necessario mettere un punto su questa storia. Ho visto Zlatan tranquillo e motivato. Ha bisogno di queste situazioni per ricevere ancora più carica ed energie“.

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Pioli ha poi parlato delle condizioni di alcuni giocatori: “Tomori l’ho visto bene, si è presentato nel migliore dei modi sia dal punto di vista tecnico che da quello mentale. Ha tanta voglia di imparare. Diaz ha avuto un fastidio muscolare. Spero che torni a disposizione il prima possibile, così come tutta la rosa, specialmente ora che riparte l’Europa League. Kjaer? Spero non stia fuori molto. E’ un giocatore molto importante per noi. Per Rebic serve pazienza visto che ha avuto il Covid-19. Mandzukic ha avuto una distorsione alla caviglia, ma ieri si è allenato. Credo che lo convocherò. Bennacer sarà convocato se si allenerà con la squadra oggi, ma non partirà dal primo minuto. Sta meglio dopo l’infortunio muscolare, è un centrocampista completo”.

Gli artefici della prestazione siamo esclusivamente noi, perciò quello che accade all’esterno non ci interessa e non ci è mai interessato. Solamente il club credeva in noi qualche tempo fa. Dobbiamo ritrovare compattezza in queste settimane dopo gli infortuni e le positività al Covid-19. Le 19 partite che mancano alla fine saranno decisive – ha proseguito Pioli – Rispetto all’anno scorso abbiamo 18 punti in più alla fine del campionato. Abbiamo fatto un ottimo percorso e stiamo tentando di limare la differenza. Ai tifosi dico che squadra e valori ci sono. Possiamo mantenere questo livello, ma la concorrenza per la Champions League è tanta“.

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