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Marco Fassone ha parlato di Milan questa mattina a “Radio Anch’io Sport” trasmissione in onda su Radio 1. L’amministratore delegato rossonero ha toccato soprattutto le questioni riguardanti la situazione finanziaria del club, messa in dubbio da molti, compresa l‘Uefa, negli ultimi mesi. Il dirigente ha poi preso posizione riguardo alla scelta di Gattuso, definendola sensata e non azzardata.
CERCHIAMO PATTEGGIAMENTO VOLONTARIO – “Stiamo cercando un patteggiamento volontario per evitare di pagare sanzioni perché le norme sono molto restrittive in merito al FFP. Sarà eventualmente il primo Voluntary Agreement della storia, la strada è dura. Ci sono un paio di richieste della UEFA che sono praticamente impossibili da soddisfare. Se alla fine non si dovesse concludere l’accordo volontario, l’UEFA ne prende atto e propone al club una serie di sanzioni o restrizioni da rispettare. C’è il rischio anche dell’esclusione dalle coppe. Via un top player? Se dovessimo avere più perdite dovremmo cambiare le strategie, la qualificazione in Europa League ci darebbe 30 milioni di euro in meno alla Champions League: o vendi un giocatore in più o compri un giocatore in meno”.
GATTUSO NON E’ UNA SCOMMESSA – “RIno sa sprigionare la sua passionalità. C’è un bellissimo rapporto tra lui e la squadra, i giocatori sono coesi e compatti nel seguire le sue indicazioni. A questo Milan potranno mancare altre cose, ma non questa componente. Con Mirabelli c’è un feeling importante: questa unione sarà utile al Milan. Azzardo Gattuso? Spero di no, per me non è una scommessa. Ne abbiamo parlato a lungo, abbiamo visto la Primavera allenarsi: Mirabelli è stato attento a tutto. Gattuso non è l’ex giocatore catapultato sulla panchina della prima squadra, ha già una sua esperienza”.
L’ESONERO DI MONTELLA – “Non sai mai se puoi commettere un errore o meno esonerando un allenatore, è stata una decisione presa in un momento in cui ci sentivamo sgonfi. Alla fine del campionato vedremo se è stata o meno una scelta giusta”.
SUL MERCATO ESTIVO – “Rifarei tutti gli acquisti, ma con Mirabelli pensiamo di avere commesso un paio di errori. Col senno di poi qualcosa non andrebbe fatta. C’è qualche giocatore che rendono meno: presto i vari Biglia, Kalinic e Bonucci torneranno sui loro livelli. Troppi acquisti? E’ possibile. Abbiamo pensato alla profondità di cambiamento e alla fine le risposte avute in estate erano basate su un cambiamento importante, ma mantenendo quei giocatori che l’anno scorso hanno fatto bene. Ci vuole tempo, poi, per creare una squadra”.