Serie A

Lazio-Sampdoria 1-0, Inzaghi: “Vogliamo rimanere in alto. Bayern avversaria peggiore”

Simone Inzaghi- Foto Antonio Fraioli

“Oggi avevamo una partita molto difficile, la Sampdoria è in un ottimo momento e noi abbiamo fatto un ottimo primo tempo anche se dovevamo fare un gol in più. Nel secondo tempo abbiamo sofferto, ma la squadra ha fatto una partita difensiva attenta, i ragazzi dietro hanno fatto bene. Dovevamo soffrire, lo abbiamo fatto tutti insieme e la vittoria è meritata. Il contatto Musacchio-Quagliarella? Gli ultimi minuti sono stati concitati, abbiamo preso 3 ammonizioni”. Così Simone Inzaghi, tecnico della Lazio ai microfoni di Sky Sport, commenta la vittoria contro la Sampdoria. Il tecnico laziale, poi, protegge le seconde linee, giudicate non all’altezza dei titolari. “Le riserve ci hanno permesso di passare il turno in Champions e di essere in un’ottima posizione in campionato. Giocando tante partite possono esserci delle complicanze e noi ne abbiamo più del dovuto. Quando c’eravamo tutti ci siamo giocati lo scudetto, poi è normale che giochiamo insieme da 5 anni e i nuovi devono inserirsi per gradi. Io non ho appunti da fare; gli obiettivi erano due, ossia passare il girone in Champions e di mantenere l’Europa che conta pur sapendo che ci sono corazzate più attrezzate di noi. Vogliamo rimanere lì e crediamo nel lavoro che facciamo“. Infine una battuta anche su Milinkovic-Savic, sempre più importante nel progetto biancoceleste. “Lui sa che abbiamo bisogno di lui. Sta unendo un grande lavoro qualitativo sia con sia senza la palla. Sono molto contento di lui”, ha concluso Inzaghi.

E sulla sfida di Champions in programma martedì contro il Bayern Monaco: “Il Bayern Monaco era l’unica squadra nell’urna che non volevamo. Sono campioni d’Europa e del mondo; hanno qualche problematica, ma avrei preferito giocarmela senza problematiche per nessuno dei due. E’ una bella scalata e ce la giocheremo come abbiamo sempre fatto. Noi dobbiamo migliorarci ogni anno. Dobbiamo essere bravi a non porci limiti ed è quello che chiedo ai ragazzi”.

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