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Lazio-Roma, è sabato ma Dzeko non segna: Caicedo e Immobile sì

Lazio-Roma 2018/2019
Lazio-Roma 2018/2019 - Foto Antonio Fraioli

Il campionato, si sa, è composto da 38 giornate e ognuna di essa è considerata, per allenatori, giocatori, società e soprattutto tifosi, ugualmente importante. Per alcune squadre, però, c’è una giornata che ha maggiore rilevanza: il derby. La sfida stracittadina crea un clima di competizione e tensione sin dalla settimana precedente. Anche un giocatore come Francesco Totti, che di derby ne ha giocati, mette in apprensione i suoi. In particolare in settimana ha ammonito Dzeko di fare gol domenica. Il bosniaco subito gli risponde dicendo “Meglio sabato”, sottolineando l’errore sul giorno del match dell’ex capitano giallorosso.

Sabato 2 marzo va in scena all’Olimpico Lazio-Roma. Inzaghi preferisce lasciare in panchina Ciro Immobile per problemi fisici; perciò il grande atteso non può non essere Edin Dzeko. Guardando le statistiche della stagione 2018/19, Dzeko ha segnato in campionato solo 7 gol in 21 partite disputate; pochi sia per l’importanza che Dzeko ha per la Roma, sia per ciò che riguarda la classifica marcatori. È stato più incisivo in Champions League, dove ha giocato cinque partite da titolare, totalizzando cinque reti. Proprio nella serata del derby, il bosniaco confeziona la gara cui i romanisti sono abituati: grande sacrificio, zero gol. Il lavoro che il centravanti fa è fondamentale per gli schemi offensivi della Roma; fa salire bene la squadra nelle ripartenze, mentre diventa punto di riferimento in area di rigore in fase di impostazione. Da ciò ne escono bene i suoi compagni, che grazie a lui, arrivano più facilmente al gol: si pensi ad El Shaarawy che ha fatto rispetto al compagno una rete in più in campionato. C’è ovviamente l’altra faccia della medaglia: Edin Dzeko viene snaturato nella sua vera natura di centravanti. Sembra in molte occasioni trovarsi troppo lontano dalla porta avversaria per poter trafiggerla. Proprio nel derby la prima occasione della Roma porta la firma di Dzeko perché è il bosniaco a essere stato bravo a costruirsi l’azione da solo. Se la Roma vuole diventare una protagonista per la lotta Champions (con Inter, Milan e Lazio), ha bisogno dei gol del suo bomber.

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