Serie A

Lazio, Lotito: “Cori razzisti? Così società ostaggio di dieci stupidi”

Stefan Radu e Claudio Lotito - Foto Antonio Fraioli

“I cori in Lazio-Novara? In uno stadio semideserto si sarebbero sentiti. Invece chi era allo stadio nessuno ha sentito nulla, nemmeno io, tanto è vero che la giustizia sportiva ha ritenuto di non fare nessun tipo di considerazione. Sta diventando una psicosi, una situazione ridicola“. Lo ha dichiarato Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, sulla vicenda dall’episodio avvenuto durante il match di coppa Italia all’Olimpico con il Novara, con una parte degli ultras della curva Nord che ha intonato cori a sfondo antisemita contro i tifosi romanisti. “La società non deve pagare nulla – ha sottolineato il patron biancoceleste intercettato dai cronisti all’entrata di Palazzo Chigi – Sotto la curva si può sentire qualsiasi cosa, ma in questo caso non li ha sentiti l’arbitro, non li ha sentiti la procura e nemmeno il quarto uomo. Gli unici cori che si sono sentiti sono quelli nei miei confronti dei tifosi del Novara. Devono essere messe in campo tutta una serie di azioni volte a reprimere certi episodi, quando questi però sono palesi, evidenti e percepibili. Invece così si rendono le società ostaggio dei comportamenti di dieci stupidi”.

Sulla posizione del tecnico del Napoli, Carlo Ancelotti, che si è detto pronto ad azioni clamorose al prossimo episodio del genere, Lotito si dice “d’accordo con il capo della polizia (Franco Gabrielli, ndr) secondo cui ognuno si assume la responsabilità dei propri comportamenti e deve essere consapevole delle conseguenze. A volte può anche essere un boomerang “. Secondo il n.1 del club biancoceleste “che piaccia o no c’è stata una crescita da parte della curva: quando sono arrivato aveva un certo comportamento, oggi ne ha un altro”.

SportFace