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Il caso degli adesivi antisemiti affissi da alcuni tifosi della Lazio in Curva Sud (la Curva Nord era squalificata) nel corso di Lazio-Cagliari ha letteralmente dominato il dibattito politico italiano degli ultimi giorni. Il grave episodio che ha trovato ampia risonanza anche nei quotidiani stranieri ha scatenato un’ondata di indignazione che ha portato la Figc a disporre un minuto di riflessione su tutti i campi in memoria della Shoah e del suo personaggio simbolo, Anna Frank.
Ma come ha fatto il presidente della Lazio Claudio Lotito ad aggirare la squalifica della Curva Nord e vendere i biglietti del settore della Curva Sud? La Gazzetta dello Sport rivela l’escamotage utilizzato dal patron biancoceleste per permettere ai possessori di un abbonamento in Nord di acquistare un biglietto per la Sud. In breve, nel sistema che stampa i titoli di accesso l’evento indicato non è stato Lazio-Cagliari delle 20:45, gara valida per la nona giornata di Serie A, bensì un Lazio-Cagliari bis con fischio d’inizio previsto alle 20:46. Un minuto che in questo caso ha fatto tutta la differenza del mondo e che ha permesso di ovviare al semplice principio che vieta ad un tifoso di disporre due biglietti in due settori diversi per la stessa partita. Questura di Roma e Osservatorio del Viminale confermano la propria estraneità all’operazione e precisano di aver appreso ormai a cose fatte la modalità di vendita. E la Figc? Anche Carlo Tavecchio ha negato di aver autorizzato la “procedura di vendita dei biglietti”. Nel frattempo sono sedici gli identificati della Questura: rischiano una denuncia per istigazione all’odio e un Daspo fino ad otto anni.