Serie A

Lazio-Atalanta, Inzaghi: “Scontro determinante per il quarto posto”

Lazio, Simone Inzaghi FOTO ANTONIO FRAIOLI

“Le parole del presidente Lotito? Voi giornalisti siete bravi a far dire cose che non si pensano. Il mio lavoro in questi quattro anni sono sotto gli occhi di tutti. È normale che un allenatore deve sbagliare il meno possibile quando prende delle decisioni. Lotito è un grande motivatore e con le sue parole ha voluto dare un grande sprone a tutto l’ambiente”. Questa la risposta del tecnico della Lazio Simone Inzaghi alle dichiarazioni rilasciate in settimana dal numero uno del club biancoceleste in riferimento all’operato dell’allenatore. “Se si perde con l’Atalanta è un macello? Questa mia frase che è stata scritta non ricordo di averla detta – ha spiegato Inzaghi in conferenza stampa alla vigilia del match con i bergamaschi di domani all’Olimpico – certamente è una gara importante ma forse chi l’ha sentita non era concentrato su ciò che ho detto”, ha aggiunto il tecnico biancoceleste.

“Secondo Miroslav Klose non siamo da Champions? Penso che dobbiamo alzare l’asticella, abbiamo una squadra attrezzata per arrivare tra le prime quattro. Cercheremo di smentire il suo giudizio con il lavoro”. Così il tecnico della Lazio Simone Inzaghi ha risposto alle parole dell’ex attaccante biancoceleste, ribadendo che “manca ancora un tassello ma in questo inizio di stagione abbiamo espresso il miglior gioco di questi 4 anni anche se ci manca qualche punto in classifica”. La sfida con l’Atalanta, in scena domani alle 15 allo stadio Olimpico, sarà dunque “determinante per la classifica, una gara aperta e avvincente contro un avversario scomodo. Il nostro obiettivo – ha ribadito Inzaghi in conferenza stampa – è arrivare tra le prime quattro. Se avrei barattato l’ingresso in Champions con la vittoria della Coppa Italia? No perché quando abbiamo centrato la finale eravamo ancora in corsa per il quarto posto. Ci serve la continuità che ha l’Atalanta, a livello tecnico non siamo inferiori. Il loro valore aggiunto è Gasperini, ma sarebbe ingeneroso per i calciatori e la società dire che è soltanto merito del tecnico”, ha concluso l’allenatore della Lazio.

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