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La Juventus sprofonda ancora di mercoledì col Sassuolo, ma il 2015 è solo un lontano ricordo

Massimiliano Allegri - Foto Antonio Fraioli

Ora sono guai. Come nel 2015, era il 28 ottobre, dunque sei anni fa esatti, era un infrasettimanale, era la decima giornata. E arriva una sconfitta pesantissima per la Juventus contro il Sassuolo. Nessuno all’epoca poteva immaginare che poi quella squadra, al secondo anno di Allegri, potesse riuscire a compiere un filotto di vittorie allucinante che portò a uno scudetto insperato, nessuno lo immagina ora e il problema per i bianconeri è che la concorrenza non è limitata a Roma e Napoli come allora, ma annovera anche il Milan e l’Inter campione d’Italia, con un livello medio che – vedi Lazio, Atalanta, Fiorentina – si è alzato e non consentirà una rimonta del genere. C’è poco da dire, per lo scudetto è praticamente finita dopo due mesi di campionato. E’ finita perché solo quattro vittorie nelle prime dieci non portano da nessuna parte, tre sconfitte nemmeno. E il distacco dalla vetta è già siderale, un -13 che fa malissimo dal Milan in attesa che anche il Napoli riesca a portare a questo punto il distacco.

Una partita, quella contro i neroverdi che non rubano assolutamente nulla, persa per l’atteggiamento: Cuadrado in panchina, Chiesa sulla linea degli esterni e un attacco Morata-Dybala che non garantisce il giusto peso. E sul finire del primo tempo, il gol del vantaggio firmato Frattesi è un serio campanello d’allarme. Lo è ancor di più considerando come per trovare il pareggio la squadra di Allegri ci mette mezzora, con McKennie su un piazzato laterale al 75′, restringendo il tempo a disposizione per trovare il sorpasso. La stanchezza si fa sentire, la poca capacità di gestione pure, il posizionamento difensivo è disastroso in occasione dell’angolo a favore e così il contropiede con Maxime Lopez punisce questa squadra che forse avrebbe meritato il pareggio, che allo stesso tempo sarebbe stato comunque inutile. Dopo il pari con l’Inter, serviva vincere col Sassuolo per rivalutare il punto del Meazza come guadagnato. Ora è tutto perso, lo scudetto senz’altro, e la zona Champions è a rischio. Come cambia tutto in pochi giorni…

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