Serie A

Juventus-Spezia 2-0, Allegri: “Essere bellini ma non vincenti proprio non mi piace”

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri - Foto LiveMedia/Nderim Kaceli

“Ora è importante portare a casa il risultato, poi ci sono partite in cui si gioca meglio. Ci sono anche gli avversari, ma è normale che si debba crescere, i giocatori in difficoltà vanno aiutati. La Juventus lo scorso anno non ha vinto niente, ci vuole l’aiuto di tutti: è giusto che ci fischino se le cose vanno male. C’è differenza tra essere belli ed efficaci, bisogna essere efficaci. A me essere ‘bellini’ e non vincenti, non piace”. Lo ha detto l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, dopo la vittoria contro lo Spezia: “L’importante è portare a casa i risultati perché la condizione non è ancora ottimale. Ci sono partite ogni tre giorni, la conoscenza all’interno della squadra non è semplice visto che ci sono giocatori nuovi. Dobbiamo migliorare nella gestione della partita dopo aver fatto 25-30 minuti buoni nel primo tempo, abbiamo perso qualche palla in modo banale e ci siamo tirati troppo indietro. Questi momenti possono capitare ma vanno fatti passare senza nessun rischio, Vlahovic rimaneva alto sui difensori e ci hanno infilato per 2-3 volte”.

E sulla prestazione, in particolare degli attaccanti: “Su queste cose bisogna lavorare e migliorare. Vlahovic ha fatto la lotta, ha fatto un gol straordinario e ha lavorato bene: ha pulito molto la palla, ha margini di miglioramento e credo abbia fatto la miglior prestazione in assoluto. Ci sono molte cose da imparare. Vlahovic è migliorato, poteva fare più di un gol e credo che riuscirà ad arrivare al massimo quando troverà più controllo e tranquillità. Attacca l’area ed è un goleador, ma deve migliorare sotto altri aspetti. Milik è più esperto, ha una pulizia di gioco diversa. Credo che stasera Miretti non abbia sbagliato nemmeno un controllo, ci sono pochi giocatori che controllano la palla come lui”. 

Sul centrocampo che cambia con Paredes: “Paredes dà qualità tecnica e un giocatore come Locatelli può sentirsi più libero in costruzione. Zakaria è un giocatore di interdizione, McKennie si inserisce, Rabiot fa muro davanti alla difesa, Miretti e Locatelli sono giocatori che si aiutano tra di loro in costruzione e Paredes può farci crescere sotto questo punto di vista”.

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