[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”1132026″]
La Juventus perde in casa contro il Sassuolo e Massimiliano Allegri torna al centro delle critiche. “L’ultimo anno di Allegri lo scudetto non se l’era filato nessuno – scrive la Gazzetta dello Sport -. Negli occhi di tutti, e della società , era rimasta la figuraccia contro l’Ajax. Quindi ecco Sarri rifiutato dagli anticorpi bianconeri, poi Pirlo forse meno sprovveduto di quanto si pensasse, e di nuovo Allegri. Come in quella canzone: ci sono allenatori che fanno dei giri immensi e poi ritornano. Solo che non si sono resi ben conto che in due anni il calcio è cambiato e quello che era andato bene nel quinquennio – con ben altra cifra tecnica – adesso è sorpassato. La Juve, come contro l’Empoli, non meriterebbe di perdere, ma proprio non sa vincere“.
[the_ad id=”668943”]
“Agnelli non potrà esonerare Allegri perché lui stesso gli ha offerto un contratto di 4 anni a 9 milioni – scrive Tony Damascelli su Il Giornale -. La Juventus ha svoltato, ha superato il bivio, ha chiuso la sua epoca bella, attraversa una crisi finanziaria mai registrata prima e il covid è un alibi ed è minima parte di questo default. Resta in corsa nella Champions che le garantisce qualche denaro per respirare, il resto è alla deriva, Allegri produce show nelle sue conferenze stampa, potrebbe riservarli in famiglia, pensa di essere simpatico ma i fatti lo smentiscono. Se avesse un’ipotesi di dignità rassegnerebbe il mandato ma considerati i suoi impegni personali non rinuncerà mai a 36 milioni“.
Meno lapidario è Mario Sconcerti, che critica anche la squadra: “La Juve esce di scena nel momento esatto in cui rinuncia al suo gioco difensivo. Era un errore evidente credere fosse Allegri il profeta del catenaccio. La realtà dice che la Juve è una squadra di buoni giocatori comuni. Non c’è nessun cattivo giocatore nella Juve, ma quelli che ha non bastano. McKennie è uno bravo, ma lo hanno anche gli altri. Morata è buono, ma non è una differenza. Non lo è nemmeno Chiesa se deve fare l’ala a tutto campo. Locatelli è bravo quanto hanno il dovere di essere i registi di qualunque Juve. È questa somma di normalità a tenere in una classifica scarsa la Juve“.
[the_ad id=”676180”]