Serie A

Juventus-Parma, Pirlo: “Superlega? Il presente è la Champions. Chiesa da valutare, torna Ronaldo”

Andrea Pirlo
Andrea Pirlo - Foto Antonio Fraioli

Andrea Pirlo ha presentato Juventus-Parma ai microfoni dei media italiani, rispondendo alle domande dei giornalisti collegati da remoto. L’allenatore del club bianconero ha parlato della preparazione al delicato scontro di campionato, particolarmente importante in vista della serrata lotta Champions. Inoltre, il tecnico italiano ha espresso alcune considerazioni in merito alla creazione della Superlega, che riunirebbe i club più abbienti del panorama europeo. Di seguito le fasi salienti delle dichiarazioni di Andrea Pirlo, divise per argomento e importanza specifica.

CONDIZIONI DELLA SQUADRA – “La squadra sta abbastanza bene, stiamo recuperando dalla partita domenica. Abbiamo speso tanto e fortunatamente abbiamo avuto il tempo necessario per recuperare. Ho in testa delle rotazioni, ma non cambierò tanti titolari“.

SUPERLEGA – “Noi siamo concentrati su quello che dobbiamo fare. Il presente è la qualificazione in Champions. La Superlega è un progetto futuro. Il presidente è venuto a parlarcene proprio questa mattina. Siamo sereni e sappiamo che il presidente ci sta lavorando. Siamo concentrati assolutamente concentrati sul Parma. Superlega? È uno sviluppo per il mondo del calcio. Nell’arco di questi anni ci sono stati  vari cambiamenti. È cambiata la Champions, le regole, il calcio, tutto. Non sono la persona più adatta per parlarne, in questo momento. C’è il presidente che sta lavorando sulla Superlega, al fianco degli altri presidenti. Noi siamo concentrati sulla qualificazione alla Champions”.

RONALDO, BUFFON, DYBALA – “Ci saranno Ronaldo, Buffon, Dybala; l’argentino ha bisogno di giocare. Sono contento della prestazione che ha fatto con l’Atalanta. Era tanto che non giocava e ha fatto una buona prestazione contro una squadra difficile. La partita di domani può offrire continuità a Dybala”.

CHIESA, MORATA, ARTHUR “Chiesa ha avuto un problema muscolare, va valutato in questi giorni. Naturalmente Chiesa è importante, ma ne sono mancati tanti nell’arco della stagione, non solo lui. Ci sarà un altro al suo posto, abbiamo sempre messo in campo la formazione che poteva offrire il 100%. Morata è un po’ affaticato, Arthur arrabbiato, perché non è entrato al meglio contro l’Atalanta. Lui preferisce partire dall’inizio per prendere ritmo con la partita, lo sappiamo dal primo giorno. Ho parlato con lui ed è abbastanza sereno, domani potrebbe partire dal 1′”.

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