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Juventus, dov’è la vittoria? Altri punti persi con grandi rimpianti, il Milan strappa un pari meritato

Paulo Dybala, Juventus - Foto Antonio Fraioli

E’ 1-1 all’Allianz Stadium tra Juventus e Milan e il pareggio sorride soltanto ai rossoneri, che peraltro nel finale hanno rischiato concretamente di portare a casa la vittoria con Kalulu stregato da Szczesny. La classifica è impietosa: 10 punti e vetta per la squadra di Pioli in attesa di Udinese-Napoli in cui potrà essere agganciata da una delle due o superata, 2 punti e zero vittorie in quattro partite (non succedeva da oltre sessant’anni) per la Vecchia Signora che appare davvero in grande difficoltà e incapace di gestire il punteggio, che è un po’ la caratteristica migliore di Max Allegri.

Secondo in classifica il Milan, penultima la Juventus: a livello visivo fa impressione, gli 8 punti di distacco confermati pure, ma per quanto visto in campo fin qui c’è poco da discutere. Il Diavolo gioca bene, sa soffrire ma non è mai domo, sfrutta a proprio vantaggio gli episodi ed è ormai un gruppo estremamente solido e perfettamente in grado di seguire i dettami del proprio allenatore. Il pareggio a Torino è meritato ed è un premio per l’inizio di stagione che non è stato certo macchiato dalla sconfitta di Liverpool.

L’altra faccia della medaglia, decisamente sbiadita, è quella della Juve. Una squadra che fa intravedere dei miglioramenti, che prova a seguire l’onda lunga di Malmo, ma che dopo essere passata in vantaggio ancora una volta si chiude a riccio e smette di giocare. E non è certo un’indicazione di Allegri, ma una fragilità psicologica da risolvere quanto prima. C’è ancora tutto il tempo per non mandare all’aria la stagione, ci sono 102 punti da assegnare e trentaquattro partite da giocare. Ma il trend va invertito e subito, i bonus sono finiti (già forse lo erano stasera) e l’obbligo ora è quello di far partire tutto un altro campionato.

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