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È l’unica squadra ad aver battuto l’Inter in questa stagione e ha il terzo attacco del campionato, ma è anche la quattordicesima difesa del campionato e la peggiore dei primi 15’. Una “Lazio a due facce”, sintetizza Maurizio Sarri alla vigilia della trasferta di San Siro contro i nerazzurri dell’ex Inzaghi. Una sfida che rappresenta un capitolo importante della stagione in corso. La sconfitta dell’andata ha tolto certezza, ma non stabilità all’Inter che da quel momento hanno messo in fila una serie di risultati importanti. Per la prima volta nella sua storia l’Inter ha vinto sei gare di fila in campionato senza subire gol, mentre è dal 1960-61 che la squadra biancoceleste non incassava almeno 37 gol nelle prime venti di Serie A. La Lazio ha la peggior retroguardia dei primi 15′, segnale di un approccio alla gara che manca. Mancherà intanto Acerbi (al suo posto Lucas Leiva o Radu), mentre Inzaghi dovrà fare a meno dello squalificato Calhanoglu. Al suo posto Vidal, uno che alla Lazio ha realizzato quattro reti e due assist. La Lazio si affida a Sarri e a Milinkovic-Savic. Il tecnico è imbattuto da sette gare di campionato contro i nerazzurri, Millinkovic-Savic si esalta quando vede quella combinazione di colori con 5 reti all’attivo. Il Milan è lì, ad un punto ma con una partita in meno rispetto ad una Inter che cerca il colpo per blindare la vetta e mandare un messaggio al campionato. L’ennesimo.
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Rossoneri a Venezia nel giorno della 400esima panchina di Stefano Pioli. Il Milan ha perso soltanto una delle ultime 22 partite di Serie A contro squadre neopromosse e vuole confermarsi. Con la difesa ancora in emergenza (pronti Gabbia e Kalulu dopo l’ottima prova con la Roma), Pioli si affida a Ibrahimovic e Leao, cioè gli ingressi a gara in corso che hanno spaccato definitivamente la partita con i giallorossi. Il Napoli non ha trovato il gol nelle ultime due partite interne di campionato e prova ad invertire il trend contro il Bologna di Mihajlovic, nella prima partita successiva all’ufficialità di Insigne al Toronto. E poi occhi sull’Atalanta che sfida l’Udinese, vittima preferita di Gasperini (avversaria con la percentuale di vittorie più alta) e Muriel (8 gol in 5 presenze con l’Atalanta). Nella domenica dell’incertezza, c’è anche un Roma-Juventus originariamente con 50.000 spettatori, prima delle riduzioni. Mourinho e Allegri, le stelle della panchina in difficoltà a caccia di certezze per invertire la rotta. Ma ora il calcio si gode uno stadio da 30.000 spettatori, prima dei due turni con 5.000 presenze. La sintesi l’ha fatta Sarri: “Lo stadio vuoto mi fa perdere la voglia”.
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