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Inter-Roma, Conte: “Ci sarà da soffrire. Nainggolan si chieda perché è finito al Cagliari”

Antonio Conte, Inter 2019-2020 - Foto Sportface

L’allenatore dell’Inter Antonio Conte si è presentato in conferenza stampa ad Appiano Gentile per anticipare i temi del match contro la Roma che apre la quindicesima giornata di Serie A. Una sfida complicata contro una delle squadre più in forma del campionato: “Inter-Roma partita di gran difficoltà, loro sono in forma e hanno entusiasmo, sono in fiducia e stanno bene. Noi dovremo cercare di pensare a noi e di fare quel che stiamo facendo, la stiamo preparando nella giusta maniera. Ci sarà da soffrire, dobbiamo essere pronti a reggere botta e a cercare di essere precisi in fase realizzativa”. Attestato di stima da parte del tecnico salentino nei confronti del collega portoghese: Fonseca sta dimostrando di essere un bravissimo allenatore, con lo Shakhtar ha fatto bene. L’Italia è un campionato molto tattico, bisogna ambientarsi perché comunque trovi squadre che studiano gli avversari e preparano benissimo la partita. E’ stato molto bravo a portare la sua idea e a modellarla adattandosi al calcio italiano”.

E pensare che proprio Conte era vicino ad allenare i giallorossi. Contattato da Totti, all’epoca dirigente, l’allenatore ex Juventus tra le altre dopo un periodo di riflessione aveva deciso di rinunciare: “E’ vero, Totti mi ha contattato per venire alla Roma e mi ha spiegato la situazione. Io ho fatto delle valutazioni in modo sereno, ma ho sentito che non era il momento giusto. Non c’era ancora la proposta dell’Inter, ho deciso di declinare la proposta in maniera rispettosa, sapendo che Roma è una grandissima piazza e che un giorno potrei affrontare questa esperienza”. Infine un pensiero su Radja Nainggolan e sul suo addio dall’Inter in estate: “Nainggolan? Volevo portarlo al Chelsea, qui ha vissuto una stagione un po’ così, penso che andare a Cagliari sia stata la scelta migliore per lui. Bisogna fare sempre una profonda analisi e capire dove si può fare meglio e se c’è qualcosa che andrebbe rivista. Non avevo dubbi del fatto che lui facesse bene a Cagliari, è un giocatore importante. Si chieda però perché non è all’Inter ed è al Cagliari“.

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