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“L’Inter conferma di voler licenziare tre lavoratori del suo magazzino centrale“. Lo denuncia la Cgil, con la protesta arrivata fino alla sede del club nerazzurro in viale della Liberazione a Milano. “Caro Zhang i dipendenti non si toccano” recita lo striscione, affiancato anche dalla scritta “mister tagli“. I tre magazzinieri sono stati infatti sospesi dal lavoro lo scorso 1 ottobre “per la decisione dell’azienda di esternalizzare l’attività ad una società terza“. Nonostante i tentativi del sindacato per evitare il licenziamento, “come il reimpiego in altre mansioni — procedura peraltro facilmente percorribile data l’esperienza polivalente dei lavoratori in questione —, l’azienda inspiegabilmente ha confermato di voler chiudere i tre rapporti di lavoro” scrive la Cgil in una nota.
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Il licenziamento scatterebbe l’1 novembre, data di scadenza del blocco dei licenziamenti deciso dal governo in seguito alla pandemia da Covid-19. “Considerando che la somma dei tre stipendi costituisce una minima frazione dello stipendio medio che l’Inter paga ai giocatori – spiega in conclusione la Cgil -, che si tratta di persone ultracinquantenni, e che l’Inter ha sempre promosso valori come l’uguaglianza e la fratellanza, riteniamo questa decisione non accettabile e chiediamo all’Inter di tornare indietro nelle sue intenzioni“.
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