Serie A

Inter, Handanovic: “Non bisogna vivere di ricordi, ora momento di alzare trofei”

Samir Handanovi
Samir Handanovic - Foto Antonio Fraioli

Samir Handanovic è stato ospite della diretta social sui profili ufficiali dell’Inter per rispondere alle domande dei tifosi. Innanzitutto, il capitano della squadra di Antonio Conte rassicura sul suo stato di salute: “Per il momento sto bene. All’inizio tutti pensavamo fosse meno grave del previsto, prendendo il coronavirus un po’ sottogamba. Ora siamo consapevoli e seguiamo le regole. Per il resto la preoccupazione è normale“. Parlando invece di come procede la preparazione in quarantena, Handanovic racconta: “Difficile, a casa si fa il possibile, si rivedono vecchie immagini. In Tv guardare le partite del passato ci aiuta. Qualcosa che mi interessava particolarmente sono andata a rivederla. Faccio quello che posso con i lavori di forza e trasformazione. C’è meno palla, ma qualcosa si può inventare sempre”.

Interrogato invece sul senso di responsabilità e sulle belle parole di Dalbert ha risposto: “Tutti dobbiamo averlo. In carriera dai grandi campioni ho rubato anche i comportamenti da tenere nei momenti difficili. Ringrazio Dalbert. Un privilegio poi per me essere il capitano dell’Inter. Ne sono orgoglioso. Ai compagni dico di tenere duro, di sfruttare questi momenti per passare il tempo con le famiglie. Presto torneremo a battagliare insieme“. Handanovic, che passa le giornate con la famiglia, giocando a carte e a scacchi, leggendo e guardando la tv, ha rivelato che rimane in contatto con i propri compagni grazie a delle chat di gruppo, in cui si scambiano anche video per svolgere esercizi particolari.

Il capitano nerazzurro, che ha ormai dimenticato l’infortunio di due mesi fa, ricorda con piacere il match Inter-Empoli della scorsa stagione: “Bella serata perché è finita bene. Un momento difficile, ma emozionante perché siamo andati in Europa solo all’ultima giornata. Non bisogna però vivere di ricordi“. Parlando della sua esperienza all’Inter, racconta che il suo arrivo nel club per lui fu come un sogno: “Giocavo nell’Udinese e tutti a quel punto ambiscono a livelli superiori. L’Inter è un top club mondiale e in quel momento fu una grande gioia personale“. Sul momento più bello vissuto in maglia nerazzurra: “La parata su punizione di Calhanoglu nel derby. Poi Lazio-Inter la ricordo con ancora più piacere. Ora è il momento di alzare trofei“. Handanovic svela anche che il suo idolo è Peter Schmeichel, mentre il riferimento interista è Julio Cesar. Sui suoi colleghi Padelli e Berni, racconta di aver un buon rapporto anche fuori dal campo: “Anche fuori ci troviamo spesso molto d’accordo, anche solo guardandoci negli occhi. Siamo insieme ormai da quattro anni ed è normale“.

Inoltre, il giocatore dell’Inter spiega quanto ora ami i cori dei tifosi: “Specie quando abbiamo la curva vicina, all’inizio ricordo che mi imbarazzava“. Sul fatto che i portieri debbano essere sempre pronti durante una partita, Handanovic ha svelato che questa è una sua caratteristica, anche se va allenata costantemente. “Di quale avversario ho temuto di più i tiri? Non bisogna sottovalutare nessuno. Spesso i tiri più facili traggono in inganno. Sugli specialisti occorre tanta concentrazione“. Infine, Handanovic ha concluso parlando della situazione della Slovenia per l’emergenza coronavirus: “Due settimane indietro all’Italia, qui ancora la gente esce, va a fare passeggiate e a correre. A Lubiana passeggiare è bello, bere il caffè al bar vicino al fiume in centro una tappa fissa“.

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