Serie A

Inter-Genoa 3-0, Conte: “Il lavoro sta pagando ma mancano 14 partite”

Antonio Conte - Foto Antonio Fraioli

Al termine di Inter-Genoa 3-0 Antonio Conte ha commentato l’ennesima vittoria dei nerazzurri che volano in testa al campionato con un vantaggio importante nei confronti delle inseguitrici: “Abbiamo giocato contro una squadra in ottimo stato di forma, nell’ultimo periodo aveva fatto solo un punto in meno rispetto a noi. Abbiamo fatto bene, giusto approccio e determinazione, abbiamo concesso niente al Genoa e siamo stati bravi a fare tre gol. Siamo contenti, il lavoro sta pagando, aveva già pagato l’anno scorso e quest’anno stiamo crescendo nel collettivo, stiamo prendendo coscienza dei nostri mezzi, soprattutto nella fase di non possesso. Penso che stia maturando tanto questa squadra. Mancano quattordici partite, Genoa e Parma sulla carta sembrerebbero abbordabili, ma noi dobbiamo dare dimostrazione che l’avversaria non fa differenza, le antenne dritte devono stare da qui fino alla fine se vogliamo dare soddisfazione al popolo nerazzurro”.

Conte non vuole sentire parlare di “patto scudetto”, piuttosto sottolinea come dopo l’eliminazione dalla Champions i suoi giocatori abbiano capito come alzare il livello: “Non c’è stato nessun patto scudetto dopo l’eliminazione in Champions. Inevitabile che noi dobbiamo avere l’ambizione per giocare per vincere, la storia del club parla molto chiaro. Sono tanti anni che l’Inter non vince, l’anno scorso siamo andati molto vicini al mio primo anno, quest’anno penso che la delusione di essere usciti in Champions in maniera immeritata c’ha portato singolarmente a fare un’introspezione e a capire che bisognava alzare il livello di tutti per cercare di essere più competitivi. Fossimo in Champions ora penso che ce la potevamo giocare”.

Sul gap nei confronti della Juve che si è ristretto e sui problemi societari di Suning: “Prima dell’anno scorso il gap era di venti punti, già l’anno scorso c’era stato un miglioramento se vogliamo essere obiettivi, un enorme passo avanti. Quest’anno abbiamo ancora continuato, il nostro parametro per capire dove siamo arrivati è la Juventus, cioè la squadra che vince. Mancano quattordici partite, bisogna continuare sapendo che la squadra è cresciuta. I problemi societari? Dove posso incidere lo faccio, dove non posso inutile pensare a cose su cui non posso influire. Concentriamoci solo sulle cose che possiamo determinare”. E sul prossimo impegno col Parma: “Turnover col Parma? Mancano quattro giorni, c’è tempo per recuperare. Abbiamo rispetto, la allena il mio amico D’Aversa, schiereremo i migliori”.

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