Serie A

Inchiesta plusvalenze, la Juventus si difende: “Convinti di aver rispettato tutte leggi e norme”

Dirigenza Juventus
Dirigenza Juventus - Foto LiveMedia/Nderim Kaceli

Nella giornata di ieri sono emerse nuove indiscrezioni in merito all’inchiesta della Procura di Torino sui bilanci della Juventus e la riposta del club bianconero non è tardata ad arrivare. La società di Andrea Agnelli, attraverso una nota, ha chiarito e difeso la propria posizione: “La società rimane convinta, anche tenuto conto degli approfondimenti di natura legale e contabile svolti dalla società con l’ausilio dei propri consulenti e pareri legali e tecnico-contabili acquisiti dalla società, di avere operato nel rispetto delle leggi e delle norme che disciplinano la redazione delle relazioni finanziarie, in conformità agli applicabili principi contabili e relativi criteri di applicazione e in linea con la prassi internazionale della football industry”.

“Le ipotesi accusatorie prospettate dalla Procura della Repubblica, in parte modificatesi rispetto alle originarie prospettazioni, fanno riferimento a presunti reati di falso nelle comunicazioni sociali, false comunicazioni rivolte al mercato, ostacolo all’esercizio delle autorità di pubblica vigilanza (Consob, nel caso di specie) e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti. Sulla base delle sommarie informazioni a disposizione allo stato, i fatti oggetto del provvedimento attengono ai bilanci al 30/6/2019, 30/6/2020 e 30/6/2021 e sono relativi ad operazioni impropriamente dette di ‘scambio’ di diritti alle prestazioni sportive di calciatori e ad accordi di riduzione ed integrazione dei compensi di personale tesserato conclusi negli esercizi 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022. La Società e i propri esponenti destinatari dell’avviso potranno, entro venti giorni, prendere visione ed estrarre copia degli atti di indagine ex art. 415-bis c.p.p. ai fini dell’esercizio dei propri diritti di difesa”, conclude il club bianconero nel comunicato.

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