Serie A

L’importanza di chiamarsi Samir Handanovic

Samir Handanovi
Samir Handanovic - Foto Antonio Fraioli

L’ironia del destino fa sì che uno degli uomini chiave di Lazio-Inter sia quel de Vrij che poco meno di due anni fa decise in negativo la stessa partita tra le polemiche della società biancoceleste per un trasferimento poi ufficializzato in quell’estate. Quel match che ieri valeva la Champions e che oggi vale lo status di anti Juve (ammesso che non sia la Juve stessa) e che vede il difensore olandese vestire un’altra maglia ha anche un’altra differenza: il portiere nerazzurro. Se c’è infatti un giocatore ad uscire paradossalmente riabilitato al massimo dopo il tracollo dell’Olimpico è quel Samir Handanovic, costretto a dare forfait nel momento chiave della stagione e forse troppe volte sottovalutato dai sostenitori nerazzurri in passato. A sostituirlo Daniele Padelli, 34 anni: prima un disastro al derby contro il Milan al punto da spingere la società a valutare Viviano come sostituto sul mercato degli svincolati e poi un’altra prova negativa all’Olimpico che vale il sorpasso biancoceleste.

Sono stati giorni di esami continui , di interventi studiati e vivisezionati in attesa di un possibile arrivo di Viviano, per Padelli, reduce da una prova tutto sommato convincente contro il Napoli. Poi il nuovo disastro, nel match più atteso contro la Lazio. E pensare che i primi segnali di giornata storta si erano intravisti sin dai primi minuti: al 15′ sugli sviluppi di un cross, de Vrij anticipa il suo stesso portiere e manda in calcio d’angolo. Problema di comunicazione o pura casualità? Più probabile la prima opzione stando all’azione che porta al rigore dell’1-1: Skriniar non comprende le intenzioni di Padelli e disegna una carambola che dà il via alla mischia da cui nascerà il rigore di de Vrij su Immobile. Poi una sequela di rinvii sbagliati e il gol di Milinkovic-Savic che vede l’ex Torino esente da colpe. Nel finale, per dirla tutta, c’è anche una grande parata a tu per tu con Immobile. Ma è troppo tardi. E forse lo sarà anche il recupero di Handanovic.

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