[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”1132026″]
Il Napoli non si ferma, resta a punteggio pieno e stavolta lo fa soffrendo. Due a uno sul campo scomodissimo di un Franchi sempre più teatro di una big come quella di Italiano. Ma Spalletti non vuole passi falsi e prima della sosta si regala una vittoria per 2-1 in rimonta grazie ai gol di Lozano e Rrahmani, due volti protagoniste come tutti gli altri in un inizio di campionato senza precedenti. Anzi, due ce ne sono. Il Napoli continua ad inseguire il suo record stabilito nella stagione 2017/18 con Maurizio Sarri in panchina, quando vinse tutte le prime otto partite di Serie A. E sempre nella stessa stagione, Spalletti riuscì ugualmente a restare imbattuto nelle prime sette con l’Inter. Non c’è l’acuto di Insigne, che sbaglia un rigore contro la vittima preferita in Serie A: nove reti alla formazione toscana (e anche cinque assist) in 17 sfide in campionato. Manca ancora il rinnovo ma il Napoli continua a convincere nel progetto tecnico.
Da un figlio di Napoli ad un figlio di Roma. La Roma dimentica il derby, vince 2-0 contro l’Empoli e festeggia il rinnovo di Lorenzo Pellegrini fino al 2026 grazie ad un gol dell’erede della dinastia dei capitani romanisti. Basta questo per passare alla sosta nel miglior stato d’animo possibile: quindici punti in classifica e poche note stonate. Una di queste è l’infortunio di Chris Smalling (Mourinho spera sia solo un affaticamento) e la sfortuna di Tammy Abraham che si crea da solo le condizioni per il gol ma deve arrendersi prima alla traversa (subito dopo il tap in di Mkhitaryan) e poi al salvataggio sulla linea. Ma la prova dell’attaccante inglese va oltre il semplice tabellino dei marcatori, grazie ad una prova totale di sacrificio e di fatto l’ex Chelsea mette lo zampino indirettamente su ogni gol: libera al tiro Pellegrini con un taglio in area e poi regala un involontario assist a Mkhitaryan con un missile sulla traversa. La Roma ha vinto sei partite di fila in campionato e non accadeva dal febbraio del 2017. Allenatore? Luciano Spalletti. Tutto è collegato, in un sabato sera che offre i sorrisi di due squadre e due allenatori tanto diversi tra loro.
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]