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Il Cagliari va all’inferno e risorge, la salvezza è ancora possibile: game over per il Parma

Radja Nainggolan - Foto Antonio Fraioli

Il Cagliari va all’inferno per due volte, si vede già con un piede in Serie B, poi c’è il recupero e c’è ancora una l’uomo della provvidenza Cerri a regalare una vittoria per 4-3. Le speranze salvezza dei sardi sbriciolate per novanta minuti negli ultimi quattro del match della Sardegna Arena in cui si capovolge la lotta retrocessione tornano a essere più concrete che mai e il ribaltone sul Parma, che adesso davvero sembra doversi arrendere al proprio destino o quasi, sa tanto di serata spartiacque che può dare tutto un altro sapore alla stagione.

Una vittoria del genere è un toccasana forse più di un successo largo e conquistato fin dalle battute iniziali, come poteva essere peraltro quello dei ducali. Sotto 0-2, sotto 1-3, ma al fischio finale è 4-3. Nulla succede per caso e se si sprofonda così tanto ma poi si riesce comunque a vincere, vuol dire che la stagione non è ancora compromessa. E che anzi, con due punti (ma due partite in meno) nei confronti del Torino e, soprattutto, il -5 con Fiorentina e Benevento che sembrano in grande difficoltà, per la salvezza il discorso è ancora tutto da scrivere a un mese dalla fine del campionato. E mai come in questo caso il turno infrasettimanale potrà scrivere forse il capitolo più importante.

La parola fine, o quasi, è già invece stata apposta alla stagione degli emiliani. La cura D’Aversa ha mostrato alcuni miglioramenti, ma le ingenuità e la sfortuna di questa squadra forse troppo inesperta alla fine vengono a galla in quella che era una vera e propria finale. Sembrava vinta e sembrava potersi riaprire ogni discorso, il recupero fa male al cuore e getta nello sconforto tifosi e giocatori (vedi Kurtic in lacrime). La sensazione è che il sentimento prevalente ora sia quello di una retrocessione ormai inevitabile.

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