Serie A

Genitori ingombranti, da Rabiot a Coric: mamma e papà, quanti equivoci

Ante Coric - Foto Antonio Fraioli

Ante Coric ha smentito le dichiarazioni di suo padre ma la mattinata di venerdì 11 gennaio in casa Roma è stata vissuta sull’onda delle frasi del papà del talentuoso centrocampista croato, strappato in estate da Monchi alla concorrenza.”Avremmo accettato tutto tranne l’Italia e la Francia, ma purtroppo non abbiamo avuto scelta e siamo stati costretti ad accettare la Roma per andarcene il prima possibile”, queste le parole attribuite al papà e agente Miljenko Coric ai microfoni di IndexHR. Dichiarazioni che stridono con l’incredibile entusiasmo mostrato da Coric al momento dell’arrivo in giallorosso. Poi la smentita con tanto di ‘Forza Roma’ finale e il caso viene chiuso e archiviato col lieto fine.

Ma è solo uno dei tanti casi che vedono i genitori intervenire sulla situazione dei figli in un club. E’ recente l’incidente diplomatico scoppiato tra il padre di Lautaro Martinez e Luciano Spalletti: “Continua così e la buona sorte finirà” con tanto di insulto (‘cagon’) finale all’indirizzo del tecnico nerazzurro. Tweet rimosso pochi minuti dopo ma non sufficiente per placare la polemica per la rabbia del genitore a causa del mancato ingresso dell’argentino contro il Tottenham in Champions League. Ma in questo caso nessuna smentita. Anzi una ammissione di colpevolezza (altrui) e le scuse del figlio che tanto hanno fatto piacere a tecnico, club e tifoseria per la maturità e il senso di responsabilità dimostrata: “Ha sbagliato e io ho chiesto scusa a tutto il gruppo e all’allenatore per quell’episodio”. 

Ma lo scettro di genitore-agente più famoso d’Europa spetta a Veronique Rabiot, madre del centrocampista Adrien, di proprietà del Psg ma ad un passo dal Barcellona. “Non facciamo passi indietro, Adrien andrà via“, aveva tuonato a dicembre contro il club parigino nell’ennesimo capitolo di una storia fatta di rapporti tormentati e dichiarazioni al veleno. E pensare che Rabiot avrebbe potuto firmare per la Roma nel 2014. “Incontrai la madre insieme all’altro figlio – ha raccontato l’allore ds giallorosso Walter Sabatini – che mi aspettava al termine di una strada sterrata seduto in un parcheggio dove non c’era nessuno. Scena da film. La madre voleva parlare con Garcia. Mai e poi mai. Se concedi a una madre il tu per tu con l’allenatore in un attimo te la ritrovi nello spogliatoio”. Cuore di mamma-agente, una storia che continuerà a tinte blaugrana.

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