Serie A

Fiorentina-Sassuolo, De Zerbi: “Merito ai miei giocatori. Bel gioco? Bisogna rispettare idee”

“Quando hai giocatori intelligenti prima o poi il miglioramento arriva. Ci siamo trovati a soffrire nell’ultimo mese e proprio per questo il merito va ancor di più ai miei giocatori, non è facile riabituarsi al peso dei tre punti”. Queste le dichiarazioni di Roberto De Zerbi nel post partita di Fiorentina-Sassuolo, posticipo della trentaquattresima giornata della Serie A 2018-19. “Tutto l’anno siamo stati non belli senza palla: eravamo troppo passivi e bassi, mi dava fastidio certe volte guardare le partite – ha dichiarato il tecnico del Sassuolo ai microfoni Sky – Ora abbiamo cercato di mettere un giocatore o due dietro gli attaccanti e quando conquistiamo palla siamo pronti a ripartire. Questa è stata una cosa bella, una cosa nuova che non avevo mai fatto. Ho trovato benefici per me e benefici per tutti”.

Poi su Stefano Sensi, sempre più il perno del centrocampo: “Preferisce giocare vertice basso e me l’ha detto. Però dopo queste due partite penso che si sia divertito a giocare lì”. E nella settimana delle discussioni sul gioco, tra bellezza e semplice raggiungimento dei risultati, De Zerbi commenta: “L’importante è avere chiaro cosa si vuole fare e rispettare l’idea degli altri. A volte le squadre abusano del portiere ma la mia squadra ha fatto tanti gol, allora se abusare del portiere significa non sapere cosa fare davanti non è vero. Nel calcio non si inventa niente ma ognuno ha le proprie idee, è vero che l’Italia ha vinto quattro Mondiali giocando in un certo modo ma è anche vero che Spagna e Germania hanno vinto ultimamente con la propria filosofia”.

Infine sulla possibilità di allenare una big nel futuro: “Devo essere riconoscente al Sassuolo perché mi ha preso e mi ha dato l’opportunità di allenare una squadra funzionale. Non so quanti allenatori possano sentirsi pronti per allenare, io non mi sento mai pronto. Penso sempre che ci sia l’esonero dietro l’angolo. Credo che per il futuro si debba sempre scegliere in base a quello che è il progetto. L’ambizione c’è ma non c’è la voglia di andare in qualche altra parte dove non ci sono le giuste ambizioni. In passato ho pagato questo errore” ha concluso De Zerbi

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