Serie A

Fiorentina-Milan, Pioli: “Ora è il momento di spingere, a Firenze per vincere”

Ora è il momento di spingere, se spingiamo nelle prossime 8 partite ci giocheremo tutto nell’ultimo mese. Quando rincorri devi avere l’ambizione di puntare alla perfezione e al successo, noi ci siamo preparati per vincere la partita di domani sapendo che sarà un ambiente complicato“. Queste le parole di Stefano Pioli nella conferenza stampa della vigilia di Fiorentina-Milan, anticipo di sabato sera valevole per la venticinquesima giornata del campionato di Serie A 2019-20. “Dove riusciremo ad arrivare non lo so, non posso sapere cosa riusciranno a fare le nostre concorrenti – ha commentato Pioli in conferenza stampa – Davanti a noi ci sono Roma e Atalanta ma dietro di noi ci sono tante squadre che vanno a mille all’ora. Dobbiamo continuare sul trend attuale, bisogna continuare a far punti. La partita di domani è una partita importantissima“.

Poi sul rapporto con Ibrahimovic: “Che rapporto ho con Ibrahimovic? Di rispetto: lui mi dice ‘io faccio il giocatore, tu fai l’allenatore’. Questa è la cosa più importante. Con Ibra ho un buonissimo rapporto e la fiducia è una cosa importante“. Un punto sui singoli tra infortunati e recuperati: “I non convocati sono Duarte, Krunic, Biglia che sta recuperando e Kjaer. Tutti gli altri stanno bene ed è giusto sottolineare che la squadra sta bene fisicamente e mentalmente. Calhanoglu sta bene, anche lui ha avuto un problema lieve che gli ha impedito di giocare contro il Torino. È disponibile. Kessie? Bisogna sottolineare la sua crescita, serve una maggiore pulizia nelle scelte che fa nello sviluppo del gioco“. Smentite anche le voci su un possibile caso Musacchio: “Non c’è stato nessun caso Musacchio, ha avuto un indurimento al polpaccio. Ha accusato un problema anche contro il Torino. Se Musacchio si fosse rifiutato di giocare domani non sarebbe convocato… questo è poco ma sicuro. Domani sarà disponibile“.

La trasferta di Firenze sarà una trasferta speciale per l’ex Pioli: “E’ normale che il passaggio a Firenze per me sia speciale, per quello che ho vissuto nella mia esperienza. Tutti dopo la tragedia di Davide siamo stati partecipi di una situazione che abbiamo voluto trasformare nell’esempio che lo stesso Davide ci aveva trasmesso“. Infine il ricordo di Davide Astori: “È dentro di me, ho avuto l’onore e il piacere di conoscerlo. E ho anche pensato che lui possa esser contento che io sia arrivato al Milan. Sono uscito sicuramente come una persona migliore dopo quella tragedia, ho dovuto gestire una situazione alla quale non eravamo preparati. Questo mi ha aperto altri orizzonti e altre strade, chiaro che non avrei voluto viverla ma sono una persona migliore“.

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