Serie A

Fiorentina, Antognoni: “I ragazzi stanno bene, con i sacrifici si può ripartire tutti insieme”

Fiorentina femminile - Foto Sportface
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La leggenda della Fiorentina Giancarlo Antognoni quest’oggi compie 66 anni e, intervenuto a Sky Sport 24, ha raccontato come sta vivendo il suo compleanno, condizionato dall’emergenza Covid-19: “E’ un compleanno anomalo, diverso da tutti gli altri, dobbiamo subire questo coronavirus e restare tutti in casa. Abbiamo subito un po’ di problemini con tre giocatori che hanno avuto il coronavirus, ma dopo pochi giorni hanno superato benissimo tutto, ora stanno bene, tutti i ragazzi si allenano e si danno da fare, hanno un programma ben definito dal punto di vista fisico e anche organico, curano l’alimentazione e siamo abbastanza tranquilli da questo punto di vista”.

L’ex numero 10 ha parlato anche del futuro dei talenti del club viola, calciatori molto richiesti sul mercato: Chiesa e Castrovilli sono molto richiesti da tutti, ma la proprietà e il presidente Commisso hanno messo in chiaro la situazione, il club vuole mantenere la squadra molto competitiva, questo lo consideriamo un anno anno di transizione, il prossimo deve essere ancor di più all’avanguardia, con una classifica migliore e per farlo bisogna cercare di mantenere i giocatori migliori. Castrovilli e’ un giocatore moderno, riesce a fare entrambe le fasi e oggi questa caratteristica e’ molto richiesta, e’ un ragazzo molto interessante. Chiesa e’ un giocatore già più esperto che ha dimostrato di essere valido sotto tutti in punti di vista, sono calciatori che vanno bene per qualsiasi tipo di gioco”.

Antognoni da calciatore ha vissuto un momento difficilissimo con l’infortunio del 1981 che poteva decretare la fine della sua carriera, ma l’anno dopo vinse il Mondiale. “Fu un’esperienza brutta e negativa, ma dopo quello che e’ successo e’ arrivata una cosa meravigliosa come il Mondiale. Ho imparato che da qualsiasi disgrazia, come questa del coronavirus che ha toccato tutto il mondo e non solo l’Italia, si può ripartire nel modo migliore se tutti insieme riusciamo a fare gruppo e a fare sacrifici per poi tornare a essere quelli di prima”.

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