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Fagioli si prende la Juventus. A Lecce Allegri ritrova il sorriso

Juventus esultanza
Juventus esultanza - Foto LiveMedia/Emmanuele Mastrodonato

Massimiliano Allegri lo aveva anticipato alla vigilia: “Domani potrebbero vedersi 3-4 giovani”. E sono loro a regalare i tre punti alla Juventus contro un Lecce rinunciatario ma solido. Al Via del Mare finisce 0-1: Iling Junior serve l’assist, Fagioli mette faccia e piede sul gol più bello della stagione bianconera fin qui.  Dal 1′ in Puglia però si vedono Soulè e Miretti. Titolare anche Alex Sandro, che timbra il cartellino sulla sua 200esima apparizione in bianconero. Dal 2015-16 il brasiliano è il 3° giocatore bianconero con più presenze in campionato, dietro solo a Dybala (210) e Cuadrado (203). Nella prima frazione di gioco, le occasioni da gol sono poche ma i cartellini tanti. Quattro, tutti gialli e tutti per la Juventus: Gatti, Miretti, Cuadrado e Milik. Nei 45′ il Lecce non tira mai in porta e si affaccia raramente dalle parti di Szczesny. Ma la squadra di Baroni è solida e chiude ogni spazio.

Centralmente la Juventus fatica a sfondare. Al 32′ c’è il primo tiro in porta. Ci prova Rabiot ma Falcone blocca. Al 44′ ci riprova il francese ex Psg con un colpo di testa da calcio d’angolo, ma Falcone è nuovamente attento e in tuffo si rifugia in corner. Un campanello d’allarme per il Lecce che in questa stagione ha subito nove reti da calcio piazzato. Alla Juve manca un play. Allegri se ne accorge e all’intervallo spende subito il primo cambio: dentro Fagioli, fuori McKennie. L’ex Cremonese ha subito la prima intuizione: lancio per Cuadrado, il colombiano alza la testa e crossa per Milik, ma Baschirotto allontana.

Al 48′ altra occasione: sugli sviluppi di un calcio piazzato dalla destra, Gatti svetta di testa ma Falcone blocca a terra. Al 51′ c’è il primo tiro del Lecce: ci prova Gendrey da fuori area, ma il pallone termina in curva. La Juventus staziona nella metà campo giallorossa. Al 53′ sviluppa una delle migliori azioni della stagione: Milik punta l’area, imbuca per Miretti che restituisce al polacco, il tacco dell’ex Napoli trova Cuadrado ma Falcone mura in tuffo. Niente gol, ma senza rimpianti: la rete sarebbe stata annullata per fuorigioco iniziale di Milik. La Juve domina, il Lecce fatica ad uscire.

Allegri capisce che è il momento di sbilanciarsi. E di affidarsi anche ad un po’ di follia, come quella che ha permesso a Iling-Junior di fare un figurone col Benfica. Al classe 2003 basta un minuto per mettersi in luce. Anche se nell’azione che porta al gol, lui mette solo l’assist. Al resto pensa Fagioli: stop, tiro da fermo, traiettoria lenta a giro sotto l’incrocio dei pali. Falcone può solo guardare. Resta lui il migliore in campo di un Lecce che ha raramente superato la metà campo. Ma l’ultimo brivido è dei pugliesi: Hjulmand si coordina da fuori area e colpisce il palo. Questa l’unica chance di un Lecce che resta a secco in casa. Per Allegri, dopo l’eliminazione dalla Champions, c’è un risultato positivo in vista delle prove contro Inter e Lazio.

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