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“Il calcio di rigore è un risarcimento. Vale un gol e allora deve essere il risarcimento per un gol non subito per un intervento falloso. Per questo si chiama calcio di rigore. Il rigorino nasce perché non è più risarcimento. Pensate a quanto sia grande l’area di rigore. La posizione e la lontananza, magari nell’angolo dell’area, fanno sì che i piccoli contatti non siano assolutamente contigui al gol. Dovremmo iniziare a ridurre questi rigori. Il calcio deve smetterla di avere come obiettivi il 5-3 o il 4-2. Non si devono creare artificiosamente rigori. I rigori sono cresciuti già del 50% e in gran parte sono rigori in gran parte inventati“. Queste sono le considerazioni di Paolo Casarin, ex arbitro, intervenuto ai microfoni di ‘Radio Punto Nuovo’, al fine di commentare il rendimento recente dei direttori di gara italiani. Casarin ha criticato la mole esagerata, a suo parere, di rigori concessi durante gli incontri di Serie A, penalty talvolta decisivi. L’ex arbitro ha fatto riferimento a valutazioni troppo permissive.
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