[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”1132026″]
Sono i due derby fuori dalle mure di una città più sentiti in Italia. E la nona giornata di Serie A, quella che arriva dopo le fatiche europee, li offre in una sola domenica, nel giro di poche ore, sotto le nubi sparse di due città che si preparano ad offrire certezze o si preparano a demolirle. Roma-Napoli, derby del Sole (18:00), e Inter-Juventus, derby d’Italia (20:45).
L’Inter cerca il riscatto dopo la sconfitta esterna contro la Lazio in un Olimpico bollente tra polemiche varie. Polemiche che non hanno risparmiato nemmeno Juventus-Roma, che si è risolto come le altre tre delle ultime quattro partite, con un 1-0 di stampo allegriano che se da un lato testimoniano il pragmatismo tipico delle squadre di Max, dall’altro ritraggono anche una difesa di ferro. In attesa di Paulo Dybala (ancora out), toccherà a Morata e Chiesa agire sul fronte d’attacco con Kean, reduce dal gol vittoria contro i giallorossi. Poi confermati Bentancur e Locatelli con Bernardeschi e Cuadrado (cinque gol contro i nerazzurri, vittima preferita in Serie A) sulle fasce. Pochi dubbi per Simone Inzaghi. Sul fronte d’attacco spazio ad Edin Dzeko, che contro la Juventus ha partecipato a sole tre reti, frutto di due gol e un assist. Pochi, in così tanti anni, tant’è che la Juventus è, tra quelle affrontate almeno dieci volte, quella meno perforata dal bosniaco tra reti e assist in totale. A centrocampo toccherà a Barella, che vuole fare come Lothar Matthäus, ultimo centrocampista nerazzurro ad andare in gol a San Siro con la Juve in due stagioni consecutive. Vietato sbagliare per entrambe, anche per l’Inter che ha il compito di mettere in archivio il ko di Roma nonostante i 3 punti di margine in classifica sui bianconeri. E ovviamente per Allegri che non può più permettersi passi falsi dopo la brutta partenza.
L’Inter non batte in casa la Juventus due volte di fila dal 2010, quando sulla panchina c’era Josè Mourinho che ora guiderà la sua Roma contro il sorprendente Napoli di Luciano Spalletti. Mourinho vuole archiviare il terribile ko di Conference League contro il Bodo. Nell’incrocio da ex il tecnico toscano si presenta imbattuto a punteggio pieno, con grande voglia di superare il record di Sarri in termini di partenze in campionato. Sono otto le vittorie consecutive nelle prime otto per il Napoli, che vede il record proprio della Roma (Rudi Garcia in panchina) nel 2013-14. Una sfida anche di numeri, cioè tra due delle tre squadre che hanno effettuato più tiri in questo campionato (Roma 136, Napoli 125, tra loro l’Atalanta con 127) e due delle tre che ne hanno subiti di meno (75 la Roma, 71 il Napoli, meno solo il Torino con 67), come riportano le statistiche di Lega Serie A. Quinta e quarta invece per possesso palla, dietro a Lazio, Milan e Sassuolo. Tre punti in palio, ma forse anche qualcosa in più: la convinzione di poter giocare per qualcosa in più di un semplice piazzamento per la Champions. E’ l’ora delle risposte, nessuno vuole farsi trovare impreparato.
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]