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“L’aggressione a un arbitro, che sia in serie A o tra i Dilettanti, è il fallimento di un tentativo di rinascita. Si tratta di una piaga che non si riuscirà mai a debellare, se non c’è una vera forma di partecipazione delle società “. Daniela Stradiotto, responsabile dell’Osservatorio per le manifestazioni sportive del Viminale, interviene così sul tema sicurezza dopo la denuncia del presidente dell’Aia Marcello Nicchi sulle minacce di morte ricevute.
La Stradiotto poi ha spiegato: “C’è un protocollo per la sicurezza firmato, ma una parte di quell’impegno non è ancora rispettato dai club. Da parte delle istituzioni c’è stata attenzione con lo sdoganamento della tessera del tifoso, e le forze dell’ordine offrono un forte impegno. Ma il calcio non può delegare solo alla polizia il tema sicurezza, serve condivisione delle politiche di sicurezza. Non si risolve il problema della violenza solo con la repressione e l’impegno dei club non può limitarsi agli steward“.