Serie A

Crotone-Inter 0-2, Spalletti: “Noi accesi fino al 90°, mentalità forte”

Luciano Spalletti - Foto Antonio Fraioli

E’ stata una squadra accesa dal primo al 90′. Siamo stati reattivi in tutte letture e questa è la maggior crescita che sta facendo la squadra“. Queste le dichiarazioni di Luciano Spalletti nel post partita di Crotone-Inter, match valevole per la quarta giornata del campionato di Serie A 2017-18. Il tecnico nerazzurro ha conquistato tre punti nell’anticipo di sabato 16 settembre vincendo per 2-0 sul finale di gara grazie alle reti di Milan Skriniar e Ivan Perisic: “Questa vittoria ha un significato importantissimo perché noi siamo una squadra in costruzione e dobbiamo crearci una mentalità forte che sappiano calarsi in realtà come quelle di oggi. Questa adattabilità è sintomo di crescita: io ho trovato la mia squadra migliorata e nel secondo tempo abbiamo giocato bene. Perisic? Il leader di una squadra è quel giocatore che vuole la palla sui piedi, la pulisce e la gioca. Lui ha fatto anche tanti rientri di corsa e questa è la strada giusta anche se bisogna far degli altri passi in avanti“.

Per l’Inter si tratta della quarta vittoria consecutiva in quattro partite totali in questo avvio di campionato. Un avvio pazzesco saldamente in testa alla classifica: “Le squadre che vogliono fare risultati di squadra sono pronte a dividersi pregi e difetti e sono pronte di farsi a carico delle difficoltà dei compagni“. Un piccolo commento tecnico sulla partita: “All’inizio costruivamo perché pensavamo di evidenziare l’uomo in più sulla metà campo ma non siamo mai riusciti ad usufruire della superiorità numerica in alcune fasi dell’incontro“.

Spalletti sottolinea anche la grande prestazioni di Samir Handanovic decisivo in alcune occasioni: “Ha messo una pezza ed è stato bravo a gestire un paio di situazioni“. Prestazione opaca del capitano Mauro Icardi per la prima volta a secco in campionato. Per l’allenatore non conta il gol mancato ma la maggior disponibilità al sacrificio: “Anche Mauro deve venire a metà strada perché ci permette di trovare un giocatore libero di uscita“.

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