Serie A

Chievo-Atalanta, Ventura: “Ho insistito subito sul gioco: un errore”

Gian Piero Ventura
Gian Piero Ventura - CC BY-SA 3.0

In questi sei giorni siamo partiti a lavorare sul piano del gioco ma per proporre e creare calcio bisogna avere la serenità alla base di tutto. Probabilmente ho sbagliato”. Queste le parole di Gian Piero Ventura al termine di Chievo-Atalanta 1-5, match della nona giornata di Serie A.

A livello numerico è una partita che non si può commentare – ha spiegato l’allenatore del Chievo dopo il ko del Bentegodi ai microfoni di Sky Sport – non è stata nemmeno iniziata: dopo cinque minuti si è capito che non c’era possibilità di giocare. Quello che è mancata è la serenità e la serietà nel fare anche la giocata più banale”. L’ex Ct della Nazionale ha spiegato in cosa deve migliorare la sua squadra: “Dobbiamo ritrovare le componenti che hanno sempre caratterizzato il Chievo: determinazione, compattezza, cattiveria agonistica, riconquista della palla. Ma serve anche una condizione fisica che te lo permetta, molti giocatori dopo mezz’ora erano già stanchi”.

Poi ai microfoni di Rai Radio 1 ha concluso: Sono tornato in Serie A per amicizia, per voglia di tornare a fare calcio tutti i giorni. Sono convinto che ci siano i presupposti per fare bene. A questa squadra mancano Giaccherini, Tomovic e Cacciatore: sono giocatori di assoluto valore per il Chievo. Questa è la sfida più difficile che ho accettato, voglio mettermi in discussione e a fine campionato tireremo le somme”.

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