Serie A

Caso Juventus, Cozzoli: “Gli episodi di questi giorni ci devono fare riflettere”

Andrea Agnelli
Andrea Agnelli - Foto LiveMedia/Nderim Kaceli

L’amministratore delegato di Sport e Salute, Vito Cozzoli, a margine della sua partecipazione all’evento Calcio & Welfare organizzato a Napoli dal Comitato Regionale campano della Figc, ha parlato delle recenti inchieste sulla JuventusGli episodi di questi giorni è chiaro che ci lasciano riflettere, ci devono far pensare molto perché lo sport lancia anche dei modelli di vita nei confronti dei giovani. I grandi campioni sono dei simboli per tutti i nostri ragazzi, io sono padre e lo so quanto l’esempio di un campione valga per i nostri figli. Lo sport vive un momento complicato: la pandemia, la crisi energetica, forse c’è bisogno di ridare allo sport anche dei valori. Sport e Salute è nata per questo, per promuovere lo sport e i corretti stili di vita nel nostro Paese”.

“Lo facciamo in tanti modi con la dimensione industriale e con i tanti eventi sportivi che avvicinano le persone allo sport. Quest’anno ne abbiamo realizzati 19 a livello mondiale, ma soprattutto tentiamo di veicolare una cultura dello sport diversa, soprattutto a scuola, dove quest’anno saranno 2 milioni i bambini che faranno sport nella primaria grazie a noi”, spiega Cozzoli.

“Qui a Napoli, qualche mese fa, eravamo con il sindaco Manfredi a Ponticelli per uno dei nostri progetti sociali per l’inclusione che consentono a tante persone di fare sport indipendentemente dal censo e dalla condizione economica – ha aggiunto Cozzoli – Noi dobbiamo puntare su una nuova cultura dello sport, sul valore sociale dello sport che sicuramente deve permeare tutto il mondo sportivo e sicuramente anche l’ambito professionistico può dare un buon esempio”.

Inoltre Cozzoli ha sottolineato il trend positivo post-Covid: Gli italiani stanno facendo emergere una nuova domanda di sport, la pandemia ce lo ha insegnato e un dato positivo di questi giorni è che non siamo più il quinto paese più sedentario d’Europa secondo la Commissione Europea, ma siamo diventati l’11esimo. Fra l’altro non hanno contato 1 milione e 700 mila bambini che hanno fatto sport nello scorso anno scolastico. I nostri atleti stanno vincendo in questi anni tante belle medaglie, ma la medaglia la vincono anche i nostri cittadini che fanno sempre più sport nel nostro Paese”.

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