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“Sulla vicenda-biglietti, che coinvolge la Juve, non siamo preoccupati. Noi dobbiamo occuparci della giustizia sportiva. Però, mi sembra si stia facendo un processo mediatico. Occorre che la giustizia ordinaria faccia il proprio corso con la massima serenità . Mi sembra che l’Antimafia stia facendo un processo molto mediatico e questo non fa bene né al calcio, né tantomeno all’Italia. Il calcio dà esposizione mediatica e questo è evidentemente in questo momento”. Da Palermo arrivano forti e chiare le parole del direttore generale della Federcalcio Michele Uva, intervenuto sulla questione biglietti che ha portato al deferimento del presidente della Juventus Andrea Agnelli. Uva ha poi continuato parlando della possibilità di diventare presidente della Lega di Serie A: “Non penso proprio che lo farò, né è mia intenzione”. Infine si parla della possibilità di anticipare il campionato dell’anno prossimo vista l’importantissima sfida che attende la nazionale italiana il 2 settembre in Spagna, in un match che deciderà le sorti delle qualificazioni al Mondiale di Russia 2018:  “È un termine di condivisione, nessuno può imporre niente ad alcuno. Quando si mettono sul tavolo i problemi, le opportunità , i pro e i contro, si trova sempre una soluzione adeguata ed equilibrata per il calcio italiano. Non si tratta di appoggiare una proposta, per adesso pensiamo all’Albania, guardiamo al domani anziché pensare all’oggi. Trovare una soluzione dà beneficio all’immagine del calcio italiano”.