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Cagliari, ora o mai più. Ma davanti c’è una Inter che sa di Scudetto

Radja Nainggolan - Foto Antonio Fraioli

Per il Cagliari inizia il rush finale, che per le squadre in lotta per la salvezza diventa un tipo di campionato amorfo, dove l’avversario conta solo relativamente, perchè le qualità di chi è di fronte si assottigliano di fronte all’esigenza impellente di punti. Contano solo quelli, i punti, che vanno conquistati a prescindere da chi c’è di fronte anche se l’avversario è quell’Inter che sta dominando un campionato che la vede al primo posto con 71 punti, +11 del Milan seconda. Insomma, la vittoria serve ad entrambe e quella delle 12:30 di domenica a San Siro sarà probabilmente una battaglia tra ambizioni diverse, soddisfatte e deluse e vecchi ex: Godin e Nainggolan (che vede nell’Inter la sua vittima preferita con sei gol segnati), lasciati andare dall’Inter per ritrovare se stessi e non certo una lotta salvezza che ad agosto sembrava impronosticabile per un Cagliari solido e qualitativo. E un Nicolò Barella, squalificato. Ma, come detto, per rialzarsi ora c’è l’avversario peggiore: l’Inter ha mancato l’appuntamento con il gol solo una volta nelle ultime 37 sfide contro i sardi e davanti con Lukaku e Lautaro non vuole sbagliare. Estremi a confronto: l’Inter ha vinto ben 11 delle ultime 12 partite di campionato, con la porta inviolata nel 67% di questi match, il Cagliari dal canto suo è la squadra che nel 2021 ha l’attacco peggiore e il terzo peggiore in assoluto in stagione dopo Parma e Benevento. Insomma, servirà l’impresa dell’anno per dare una scossa ad una stagione che si sta indirizzando sullo spettrale binario della retrocessione nonostante i tanti investimenti estivi. La lotta a due tra le deluse con il Torino per ora sorride ai granata che con una partita in meno hanno due punti in più dei sardi.

E poi c’è il Parma che oggi dovrà vedersela contro un Milan che, compromessa la corsa Scudetto, vuole difendere il posto Champions. Nel 2021 il Milan ha raccolto solo 26 punti in 15 partite di Serie A e soprattutto continua a sfoggiare una differenza di rendimento tra trasferta (benissimo) e casa (male). E’ tempo di accelerare perché alle spalle c’è la Juventus che non vuole fermarsi e vuole salvare la stagione almeno col secondo posto. Davanti c’è il Genoa e il trend con le squadre della parte bassa della classifica vede i bianconeri con soli 33 punti in 15 gare. Per rendere meno ‘affascinante’ la corsa Champions serve una vittoria perché in basso c’è chi spinge. Atalanta, Napoli, Lazio (una gara in meno) e Roma. Tutte vogliono essere protagoniste, il rush finale è davvero iniziato.

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