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“L’unico fuoriclasse della Juventus gioca in porta“. Era il 2004 e Pavel Nedved, Pallone d’Oro da pochi mesi, incoronava così Gianluigi Buffon, alle prese con la stagione della consacrazione con soli tre gol subiti in otto giornate al momento delle dichiarazioni del campione ceco. Tra i precursori e gli interpreti più innovativi del ruolo, il portierone di Carrara è nato da una famiglia di sportivi e con la pesante eredità di Lorenzo Buffon, lontano parente e portiere della Nazionale a cavallo tra gli anni ’50 e ’60. Eppure è il numero 1 del Camerun Thomas N’Kono il punto di riferimento di Buffon il cui stile però sarà in futuro così lontano da quello dell’estremo difensore dei Leoni Indomabili. All’età di quarant’anni il diktat di Buffon è chiaro: “Vorrei giocare ancora, ma allo stesso tempo non voglio essere un peso”. Non vuole essere un peso a quarant’anni e lo dice con la coerenza di quel ventenne che non riusciva ad accettare che in Nazionale giocassero portieri solamente in virtù di un’esperienza superiore. “In un altro paese avrei potuto essere scelto io come titolare per il Mondiale, qui invece si dà ancora importanza all’esperienza”, aveva detto su Pagliuca. Nella memoria restano alcune tra le parate più belle della storia della Serie A e del calcio europeo. In un’intervista ai microfoni de ‘La Stampa’ nel 2015 elesse quello sul colpo di testa di Zidane a Berlino il più bell’intervento della sua carriera. Ecco la nostra classifica.
5) – Buffon vs Inzaghi (Juve-Milan, 28 maggio 2003)
E’ una finale di Champions League e già l’importanza dell’occasione aumenta il coefficiente di difficoltà. Sugli sviluppi di un cross dalla destra, Inzaghi in tuffo sta per far esultare i tifosi rossoneri. Ma questi ultimi non hanno fatto i conti con i riflessi del portiere bianconero: deviazione con la punta delle dita e palla in calcio d’angolo.
4) Buffon vs Zidane (Italia-Francia, 9 luglio 2006)
Forse la sua parata più famosa. Perché il contesto in quel momento richiedeva un miracolo, un intervento fuori dal comune per neutralizzare la giocata di un calciatore fuori dal comune. Zidane colpisce di testa, lui para. E la reazione del francese è rabbia incredula.
3) Buffon vs Dani Alves (Juventus-Barcellona, 6 giugno 2015)
L’Olympiastadion ispira bei ricordi. E nonostante il risultato finale non gli sorrida, c’è spazio per un altro intervento leggendario. Autore del tiro è Dani Alves che raccoglie un cross arretrato e spara un destro a botta sicura, il portierone in controtempo riesce a togliere la palla dalla porta.
2) Buffon vs Brizuela (Italia-Paraguay, 22 aprile 1998)
Come può una conclusione da un metro, con una buona forza, a mezza altezza e a porta relativamente sguarnita non entrare? Se tra i pali c’è Buffon, è possibile. Lo sa bene Brizuela che si è visto negare un gol praticamente fatto. Non servono ulteriori commenti.
1) Buffon vs Recoba (Inter-Parma, 23 maggio 2000)
Il calcio è una questione di centimetri e i centimetri definiscono il destino di un calciatore. I destini di Buffon e Recoba si sono incrociati in occasione di questa partita: se Buffon non avesse parato questo tiro, sarebbe stato uno dei più bei gol di Recoba. Ma i centimetri hanno sorriso a Gigi ed ecco che l’azione entra nella storia per essere la sua più bella parata. Un intervento perfetto, istintivo, difficile da spiegare e da credere. Ma è successo.