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Gianluigi Buffon si è raccontato ai microfoni della Gazzetta dello Sport, parlando di quella che dovrebbe essere la sua ultima stagione, ribadendo: “L’unica eccezione la faccio solo se vinciamo la Champions, come ho già detto”. Il portiere della Juventus però non vuole essere una figura di troppo e spiega: “Siccome non sono l’ultimo arrivato e so che posso essere ingombrante, preferisco farmi da parte. Non sarò mai un problema, ma per chi mi ha dato tanto, Juve o Nazionale, ci sarò sempre, in qualsiasi veste e con qualsiasi ruolo”.
La leggenda azzurra ha inoltre dato un consiglio per il futuro all’amico Gigio Donnarumma che sta vivendo una situazione non facile in rossonero: “Beh, a Donnarumma posso dire che con la Juve non sbaglia mai… A Gigio non posso dare consigli perché non vivo la sua situazione, non so la connessione emotiva che può avere col Milan. In maniera asettica, potrei dirgli due cose, come ho già fatto in Nazionale, però quello che fa la differenza è ciò che ti vibra dentro l’anima”.
Buffon ha parlato del suo amore verso la Juventus: “Il sistema-Juve mi ha stravolto la vita, cambiato il modo di concepire il lavoro e la strada da fare per raggiungere gli obiettivi, anche se un’infarinatura l’avevo avuta in famiglia. Stare qui è per pochi, perché è usurante, però ti forgia. Probabilmente da altre parti è anche più divertente, però meno vincente. Io rischio di arrivare a 2500 giorni di fila in cui mi sveglio pensando “devo vincere”. A livello mentale è usurante”.
Infine un giudizio sul duro addio di Leonardo Bonucci: “A Leo voglio bene come a un fratello, perché anche nei suoi eccessi mi piace tanto. Ha valori sani e, messo in un certo contesto, è un punto di forza. Una risorsa incredibile. L’ambiente Juve era perfetto per lui: mi è dispiaciuto sia andato via perché sembrava la scelta di un uomo impulsivo e orgoglioso. Lo rispetto, ma mi è dispiaciuto e credo dispiaccia molto ancora adesso anche a lui“.