Serie A

Brescia, ultras: “Balotelli sudi la maglia, cosa sconosciuta per lui. A Verona non sono razzisti”

Gli Ultras Brescia 1911 Ex-Curva Nord hanno voluto fare sentire la propria voce in merito a quanto accaduto domenica scorsa al “Bentegodi” con i “buuu” razzisti di alcuni tifosi del Verona nei confronti di Mario Balotelli. “Non eravamo a Verona, e questo perché la tessera ce l’ha impedito, quindi conosciamo gli episodi che hanno fatto tanto discutere l’opinione pubblica solo per sentito dire o attraverso dichiarazioni più o meno ufficiali” scrivono sulla loro pagina Facebook gli ultras delle “rondinelle”. “Allo stadio siamo profondamente apolitici, e come già detto in altre occasioni, per molti versi siamo antirazzisti; per questo, sia chiaro, non ci sentiamo certo migliori di altri gruppi Ultras e soprattutto non pensiamo di avere la verità in tasca”. “Proprio per quanto detto nel suddetto comunicato, crediamo che -fondamentalmente- le tifoserie attualmente non possano essere considerate razziste; infatti, in ogni squadra giocano sempre più spesso ragazzi provenienti da altri continenti, e non sono certo contestati o insultati per questo motivo” scrivono.

Quindi rivolti a Balotelli aggiungono: “Sebbene nessuno di noi conosca personalmente Mario Balotelli, dobbiamo ammettere di avere avuto delle opinioni discordanti (rispetto a chi lo definisce una vittima sacrificale) e poco lusinghiere sul suo conto fin da prima che indossasse la nostra Maglia; oltretutto, non siamo stati gli unici ad avere avuto delle perplessità su di lui, se è vero che migliaia di tifosi di diverse piazze italiane/estere prima l’hanno accolto a braccia aperte, e poi l’hanno sconfessato per il suo atteggiamento (e non certo per il colore della pelle), a volte infantile, spesso indisponente; del resto, le sue imprese dentro e -soprattutto- fuori dai campi di calcio, le celebri “Balotellate” per intenderci, sono ormai storia nota e conclamata; non per questo lo abbiamo osteggiato o denigrato quando è arrivato a Brescia; al contrario, lo abbiamo accettato e rispettato come tutti gli altri giocatori del Brescia che indossano la nostra Maglia, calciatori meno famosi di lui, ma che hanno dimostrato -fin da subito- passione e spirito di sacrificio” aggiungono.

“Detto questo, siamo estremamente convinti che Balotelli a tutti gli effetti sia italiano, e -per quanto ci riguarda- perfino bresciano, ma lui deve convincersi di una cosa: proprio perche’ gioca nel Brescia da bresciano, la sua dedizione alla causa e il suo impegno devono essere pari -o addirittura superiori- a quelli dei suoi compagni, soprattutto devono essere maggiori di quelli profusi fino ad oggi, e con questo naturalmente non ci riferiamo ai soli due gol fatti, oltretutto ininfluenti; per noi infatti ciò che più conta sono lo spirito di sacrificio, la passione, il rispetto, le motivazioni, la Maglia sudata, concetti che al momento parrebbero a lui sconosciuti. “Questo ovviamente non significa che certi cori siano legittimi e accettabili, ma nemmeno che i tifosi gialloblu’ siano tutti razzisti, e che la Curva del Verona sia una sorta di covo del KKK, come qualcuno vorrebbe far credere (questo lo dimostra anche il fatto che a provocare ‘seriamente’ Balotelli siano stati pochissimi tifosi, fra l’altro ‘slegati’ dai cori del resto della Curva); “Sia chiaro a tutti: non vogliamo fare gli avvocati del diavolo, e non vogliamo nemmeno passare come simpatizzanti filo-veronesi” proseguono, “ma per quanto opinabili, le dichiarazioni personali nel post partita di uno dei leader della Curva veronese non possono giustificare la caccia alle streghe scatenata da media e Istituzioni nell’ennesimo tentativo di criminalizzare e infine giustiziare l’intero mondo Ultras”.

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