Serie A

Bologna, Mihajlovic: “Col Genoa ho avuto una reazione da tre mesi di carcere.”

Sinisa Mihajlovic, Bologna - Foto Antonio Fraioli

L’allenatore del Bologna, Sinisa Mihajlovic ha presentato il match degli emiliani contro l’Empoli di domani in conferenza stampa. L’allenatore era accompagnato da Dominguez. Ricordando che domani Mihajlovic non sarà del match, data la sua espulsione nel match contro il Genoa, ecco le sue parole: “Domani non sarò in campo? Purtroppo i ragazzi sono abituati, quindi non dovrebbe essere una novità per loro. Peraltro, oggi è il compleanno del Presidente e gli vorrei fare gli auguri. Lasciando i suoi parenti in Canada e venendo qua per la partita, ha dimostrato ancora una volta quanto tiene a Bologna. Domani vogliamo fargli un regalo”.

Poi Mihajlovic si è soffermato sugli avversari di domani: l’Empoli. “Sono una buona squadra. Non hanno nomi eclatanti, ma hanno un’organizzazione di gioco meravigliosa. Se andiamo la pensando che la vinciamo perché siamo più forti, la perdiamo e anche di brutto. Andreazzoli fa sempre giocare bene le squadre. Loro sono motivati…Ho visto anche la partita con la Lazio che però ha vinto per fortuna. Hanno sempre fatto bene, sarà una partita tosta”.

Sinisa si è poi soffermato sulla sua di squadra e i suoi ragazzi: “Penso che noi abbiamo un’identità ben precisa. Come allenatore non guardo solo ai risultati. Il Bologna oggi ha 8 punti, ma se tutto fosse andato come doveva andare ne avremmo avuti 10. Sicuramente quelli sono stati due punti persi, e se ne perderanno ancora ma spero per colpa nostra e non per colpa degli altri. Ho visto i miei giocatori nel dopo partita col Genoa… Spero che domani mettano in campo quella rabbia. A Milano avevamo fatto un brutto risultato e nonostante quello col Genoa abbiamo fatto una buona prestazione. Tutti possono vincere o perdere con tutti. Per me l’importante è che la squadra vada in campo con la massima concentrazione e intensità. Spero che loro mettano in campo una reazione propositiva, non come quella che ho avuto io dopo l’espulsione… che sarebbe stata da tre mesi di carcere, ma si sono limitati a una giornata perché hanno la coscienza sporca. Ma sottolineo che prima dell’espulsione io avevo fatto notare delle cose e mi sarei meritato un’ammonizione, non un’espulsione. Poi quando vedo un’ingiustizia, come quel rosso, non ragiono più”.

Infine Mihajlovic si è aperto sui singoli giocatori e le loro differenti situazioni: “Soumaoro? Si sta allenando bene. Deve interagire con i compagni, e per ora ancora non lo fa. L’anno scorso ci ha dato una grossa mano, ma per come difendiamo quest’anno è importantissimo che ci sia comunicazione e io devo essere sicurissimo che lui capisca quello che dico. Quando stavo all’Inter, arrivò Samuel dal Real Madrid. Lui la difendeva a zona, noi a uomo e finché non ha capito bene le cose, faceva l’esatto contrario del resto della squadra. Allo stesso modo, Soumaoro deve capire il meccanismo difensivo che vogliamo mettere in campo. Per ora capisce meglio Theate di lui. Bonifazi? Lui deve migliorare nella concentrazione. Il suo pregio e il suo difetto è il suo carattere. Si fida molto delle sue qualità fisiche poi magari si va a imbrogliare da solo. Deve giocare più semplice, rischiare meno. A me Bonifazi piace molto, usa bene entrambi i piedi, ha personalità, poi ogni tanto fa una cazzata. Deve migliorarsi sotto questo aspetto”.

Chiusura sul gioco di squadra e su cosa migliorare: “Il nostro lavoro non è da tutti. Dobbiamo pensare che sono situazioni che fanno parte del nostro viaggio. I ragazzi hanno avuto un buon equilibrio mentale, altrimenti non avrebbero potuto fare quella partita col Genoa. I giocatori esperti sono importanti, ti fanno ragionare di più e ti aiutano a gestire meglio certe situazioni, mentre i giovani danno quella spensieratezza che serve. Giocare sugli esterni? Io credo sia solo questione di tempo. Devo insistere su questa cosa. In squadra ho cinque esterni, e se decido di farne a meno mi mancano cinque giocatori. Sono loro che devono darsi una sveglia per essere più determinati. Io tutte le partite li cambio perché voglio tenerli tutti sulla corda. L’atteggiamento è giusto ma devono essere più decisivi”.

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