Calcio

Serie A, 34ª giornata: Juventus – Lazio 2-0

Massimiliano Allegri - Juventus 2015/2016 - fotomenis.it

La Juventus per riallungare sul Napoli e mettere una seria ipoteca sullo Scudetto, la Lazio per alimentare la fiammella della speranza chiamata Europa League. Basterebbe questo per spiegare la differenza di motivazioni e l’intero primo tempo: se poi si aggiungono i 31 punti che dividono le due squadre al fischio d’inizio il quadro diventa quantomai chiaro. Si gioca a una porta sola: nove minuti e Dybala si divora il vantaggio sparando addosso a Marchetti, poi Pogba tenta dalla distanza, stavolta il portiere biancoceleste ci mette del suo e devia in angolo. Troppa la differenza in campo, la Lazio è costretta ad agire di rimessa, la squadra di Inzaghi non è costruita per quello e fatica. La tengono in vita le parate del suo portiere, di nuovo in odor di Nazionale dopo l’infortunio di Perin. E’ lui a salvare due volte su Dybala, ma al 39° deve arrendersi: calcio d’angolo, Pogba stoppa di petto e calcia, sulla traiettoria c’è Mandzukic che non deve fare altro che spingere in rete. La Juventus non ha intenzione di infierire, meglio far finire il primo tempo; ci sono ancora 45 minuti per dimostrare al calcio italiano chi comanda.

Subito un cambio per Inzaghi: fuori Parolo, infortunato, dentro Milinkovic-Savic. Cambia poco dal punto di vista tattico, quello che imprime la svolta al match è l’espulsione di Patric, al secondo giallo. Da quel momento in poi gli argini laziali cedono, la marea juventina si abbatte sulla malcapitata difesa di Inzaghi. Gentiletti trattiene Bonucci in area, Dybala trasforma con freddezza il rigore, poi l’argentino decide di concedere il bis e conclude come meglio non si può il contropiede di Khedira. La Juventus cala d’intensità, i tre punti sono in cassaforte, ma Dybala ha ancora voglia e si vede: il suo sinistro è un fulmine, Marchetti ci mette le mani e devia. Allegri risparmia l’ultimo quarto d’ora all’argentino, la partita termina praticamente qui. Troppo forte la Juventus, i bianconeri rispondono al Napoli e lanciano un messaggio chiaro: per lo Scudetto meglio ripassare l’anno prossimo, questo ormai è già assegnato.

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