Calcio

Scontro Ibrahimovic-Lukaku, Mancini: “Non penso debbano squalificarli per mesi”

Roberto Mancini - Foto Sportface

Sono cose che sono sempre capitate in campo e continueranno a capitare. L’arbitro li ha ammoniti, forse li poteva espellere ma la cosa finisce lì, ne abbiamo parlato fin troppo e non dobbiamo andare oltre. Non penso debbano squalificarli per mesi, l’arbitro era lì e ha deciso per il giallo. Se avesse sentito qualcosa di particolare penso avrebbe fatto qualcosa pero’ non so cosa si siano detti“. Così il commissario tecnico della Nazionale, Roberto Mancini, commenta il duro scontro verbale tra Zlatan Ibrahimovic e Romelu Lukaku che una settimana fa animò il derby di Coppa Italia tra Inter e Milan. Ospite a ‘Tiki Taka’, Mancini ha detto la sua sulla stagione delle due milanesi: “L’Inter la vedo molto bene e penso che questo possa essere un anno importante. Il campionato è molto aperto anche perché è una stagione talmente particolare, con molte squadre in corsa. L’Inter ha trovato una buona quadratura, è una squadra forte – ha precisato il ct -. Poi ovviamente nelle piazze più grandi, dove sei obbligato a vincere, come alla Juve, al Milan e all’Inter, ottenere risultati è più difficile. Il Milan? E’ meritatamente in testa e Ibrahimovic anche a 40 anni sta facendo benissimo. Riesce a gestire le sue forze e sono molto contento per lui“.

Poi si parla del suo contratto con la Nazionale: “I contratti sono lì ma si possono rompere o allungare in qualsiasi momento. Fare i Mondiali con l’Italia? Intanto dobbiamo qualificarci, visto che non è così scontato dopo l’ultima volta. Prima abbiamo l’Europeo e poi la Nations League in casa nel prossimo ottobre. Dopo ci sono i Mondiali: nell’arco di due anni abbiamo tre competizioni importanti ed è chiaro che uno vorrebbe giocarle tutte” ha spiegato. “Eravamo scesi al ventunesimo posto del ranking mondiale, ora siamo decimi e sesti in quello europeo – ha ricordato con una punta di orgoglio il Mancio -. Abbiamo fatto molto bene in questo anno e mezzo, fortunatamente siamo riusciti a risalire e penso che possiamo salire ancora perché l’Italia merita molto di più“.

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