Calcio

Razzismo, appello di Lukaku ai colleghi: “Abbiamo il potere di cambiare le cose”

Inter, Romelu Lukaku FOTO ANTONIO FRAIOLI

Alla 14esima Dubai International Sports Conference si è parlato della situazione razzismo negli stadi, in fattispecie delle situazione italiana. Principali portavoce della Serie A alla conferenza sono stati Romelu Lukaku e Miralem Pjanic. L’attaccante dell’Inter, vittima di cori discriminatori in occasione della gara col Cagliari a inizio stagione, ha rimarcato quanto sia importante il ruolo dei calciatori a riguardo: Come calciatori abbiamo il potere di provare a cambiare le cose. La squadra, i giocatori, devono prendere posizione. Quello che è successo a me è stato triste, era la prima volta che mi capitava in carriera. Arrivo dall’Inghilterra dove c’è severità, dove ci sono telecamere negli stadi e i tifosi aiutano a individuare i responsabili. In Italia bisognerebbe fare lo stesso. Negli spogliatoi ci sono giocatori di diverse etnie e religioni ma lavoriamo tutti insieme. Perché allo stadio non possiamo solo goderci la partita anziché soffermarci sul colore della pelle o sulla sua razza?”.

E’ ovviamente dello stesso parere il centrocampista della Juventus: “Ovviamente dovremmo schierarci. Il razzismo deve rimanere fuori dagli stadi, farei di tutto per proteggere i miei compagni e farli sentire a proprio agio. E se uno di loro volesse lasciare il campo per colpa del razzismo, lo sosterrei. Farei tutto quello che serve per eliminare il razzismo, è un fenomeno inaccettabile”.

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