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Ranking Uefa e nuova Champions League: ecco perché l’Italia avrà 4 posti

Carlos Bacca - Milan 2015/2016 - fotomenis.it

Cambia la Champions League e l’Italia ritrova il sorriso. Dopo sei anni di purgatorio, sei stagioni (compresa l’attuale) in cui la Serie A ha potuto qualificare solo tre squadre alla massima competizione europea, peraltro perdendone quasi sempre una già nel playoff di agosto, il nostro campionato ritorna nell’élite continentale. Senza merito, bisogna dirlo.

Grazie alla riforma voluta da una Uefa in fase di transizione dopo il terremoto Platini, con le elezioni fissate per il 14 settembre e lo sloveno Aleksander Ceferin favorito per la presidenza per la gioia del numero uno del calcio italiano Carlo Taveccchio, suo sostenitore da tempi non sospetti, dalla prossima stagione la Serie A tornerà a qualificare quattro squadre per la Champions.

Come in passato, anzi meglio del passato. Perché fino al campionato 2010/2011 l’Italia aveva diritto ai quattro posti, ma la quarta classificata doveva passare per l’esame del playoff, complicato dal 2009 dalle norme tese a favorire i campioni nazionali dei campionati minori facendo scontrare i club dei paesi più importanti già in estate. Un dato chiarisce tutto: solo nella prima stagione, 2009/10, l’Italia presentò 4 club nei gironi Champions, con la Fiorentina capace di superare il turno preliminare; nelle due edizioni successive, Sampdoria e poi Udinese furono bocciate già nel playoff.

Poi, nell’estate 2011, l’Italia scivolò dal terzo al quarto posto del ranking Uefa per nazioni e perse un posto in Champions, passando da quattro a tre squadre, peraltro l’ultima costretta sempre al turno preliminare in agosto. Il risultato è stato deprimente: in cinque anni solo il Milan (2013) ha superato lo scoglio estivo, mentre Udinese (2012), Napoli (2014), Lazio (2015) e Roma (2016) hanno alzato bandiera bianca, lasciando la Serie A con due sole squadre qualificate alla fase a gironi.

Ma la sofferenza sta per finire. Il campionato appena cominciato garantirà per l’ultima volta l’accesso diretto in Champions alle prime due squadre, con la terza classificata costretta al playoff nell’agosto 2017, sperando in un esito diverso da quello degli ultimi anni. Poi, dalla prossima stagione, l’Italia beneficerà della nuova riforma Uefa: le migliori quattro squadre della Serie A 2017/2018 entreranno direttamente in Champions League, senza dover passare per le forche caudine dei preliminari estivi, restando nell’incertezza economica fino a fine agosto (superare il playoff vale attualmente almeno 30 milioni di euro).

Perché questo cambiamento? Perché la Uefa ha deciso di premiare i migliori quattro campionati europei, promuovendo direttamente le prime quattro squadre di ciascun torneo nella futura Champions, certamente più competitiva e appetibile per gli sponsor. La Serie A, come detto, occupa ormai da cinque anni la quarta posizione del ranking Uefa, ultima buona per usufruire al meglio delle nuove norme.

Superare l’Inghilterra al terzo posto è possibile, vista la distanza ridotta (al momento inferiore ai 3 punti), ma non più necessario: è sufficiente difendere il quarto posto dall’attacco di Francia, Russia e Portogallo per non precipitare all’inferno (la quinta posizione garantirà anche in futuro solo due posti in Champions, con la terza squadra costretta al playoff estivo).

Basta uno sguardo alla tabella riportata a fine articolo, del resto, per capire come sia impossibile, per l’Italia, perdere il quarto posto. Il vantaggio sulla Francia, al momento quinta con quasi 16 punti di distacco, non è razionalmente colmabile in una sola stagione. Fare calcoli è possibile (A QUESTO LINK potete trovare tutti i criteri di assegnazione dei punti per il ranking Uefa), ma inutile a questo punto della stagione.

Basta un po’ di logica: per salire al quarto posto, la Ligue 1 dovrebbe emulare i risultati ottenuti dalla Spagna nella stagione 2015/2016 (Real-Atletico finale di Champions con il Barcellona eliminato nei quarti, Siviglia campione dell’Europa League con il Villareal semifinalista e l’Athletic Bilbao ko nei quarti) e sperare che la Serie A faccia addirittura peggio dello scorso anno (Juventus fuori negli ottavi Champions, Lazio ko negli ottavi Europa League, le altre squadre eliminate ancor prima). Uno scenario surreale, tenuto presente tra l’altro che la Francia ha solo cinque squadre nelle coppe, avendo già perso il Lilla sconfitto nel terzo turno preliminare di Europa League dagli azeri del Qabala.

L’Italia può dunque già festeggiare: dal prossimo campionato sarà battaglia per le prime quattro posizioni. Nel frattempo, per restare tranquilli anche per le stagioni successive, allontanare lo spettro del quinto posto e magari superare l’Inghilterra, bisognerà tifare per Juventus e Napoli in Champions League, Roma, Inter, Fiorentina e Sassuolo in Europa League.

IL RANKING UEFA al 05/09/2016

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