Calcio

Pelè: “Maradona non era amico intimo ma scherzavamo. Covid? Vaccini importanti”

Pelè - Foto di Fabio Rodrigues Pozzebom/ABr - CC BY 3.0 br
Edson Arantes do Nascimento, meglio conosciuto semplicemente come Pelè, si è raccontato nel corso del programma di Rai 3 “Che Tempo Che Fa”. L’intervista con Fabio Fazio si è aperta con una battuta: “Non chiamatemi signore, il mio nome è Pelè. Se lo fate mi sento molto vecchio“.
A volte ci incontravamo anche se non avevamo un’amicizia intima. Quando capitava alle volte scherzavamo ha detto la leggenda del calcio mondiale in merito al rapporto col compianto Diego Armando Maradona,Lui diceva: dicono che sono il migliore. E io rispondevo: potrai essere anche il migliore ma io segnavo di testa, di destro, di sinistro… Insomma scherzavamo“.

L’ottantenne gloria del pallone ha poi ricordato i suoi inizi e il tentativo di emulare suo papà, definito come “numero nove e cannoniere, specialista dei gol di testa. Tanto che ha segnato più gol di me“. “L’unica cosa che volevo mi regalasse Dio era diventare bravo per poter giocare come mio padre. Volevo solo essere come lui, non avrei immaginato quello che sarebbe successo” ha raccontato Pelè, soprannome che inizialmente non amava particolarmente e a cui preferiva “Edson”, uno dei suoi nomi, perché omaggio diretto ad una figura importante come Thomas Edison.

Inevitabile poi un commento alla pandemia da Coronavirus che sta mettendo in ginocchio il mondo intero. Il Covid “è una cosa che noi esseri umani non conosciamo” per questo “dobbiamo credere in Dio e sperare che passi“, ha detto Pelè, dicendosi grato di aver avuto la possibilità di “passare il messaggio dell’importanza della vaccinazione“.

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