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Nazionale, Mancini: “Spero che il calcio torni alla normalità, vittoria Europei è obiettivo”

Roberto Mancini - Foto Sportface

“In Serie A giocano pochissimi italiani: è un po’ più difficile così per me. In Nazionale abbiamo tenuto i giocatori più esperti abbinandoli a giovani talenti. Questo ci rende orgogliosi”. Lo ha detto il ct della Nazionale Roberto Mancini durante SportLab, l’evento digitale dedicato al futuro dell’industria dello sport. “Io credo di essere stato l’allenatore che ha fatto debuttare più giovani nei club in cui sono stato – ha proseguito Mancini – C’è chi ha proseguito la scalata e chi no. Bisogna dare fiducia ai giovani, sono il nostro futuro. Nel momento storico in cui sono subentrato come commissario tecnico era necessario far giocare vari ragazzi, alcuni anche sconosciuti. Fino a questo momento siamo stati fortunati”.

E sull’avventura alla guida della Nazionale con gli obiettivi imminenti che sono gli Europei e i Mondiali: “Non mi do scadenze temporali per la mia avventura con la Nazionale, spero che il calcio torni alla normalità al più presto perché non se ne può più. Il primo obiettivo è arrivare primi in Nations League per fare la fase finale in Italia. A giugno abbiamo gli Europei, è l’obiettivo più importante. Se riuscissimo a migliorare ancora in questi mesi credo che potremo avere delle possibilità in chiave vittoria. Ci sono squadre più avanti di noi, ma credo che potremo avere le nostre chance. Dipenderà molto da noi, ci vorrà un po’ di fortuna. Temo di più la Francia e la Spagna che sta ritornando, queste due sono davvero forti. Nel mio orizzonte ci sono poi anche i Mondiali”.

Sull’emergenza coronavirus: “Si contagiano un po’ tutti, chiunque lo può prendere e in qualsiasi ambito. E’ difficile prenderlo all’aria aperta, ma non è così semplice. Il calcio ha pagato l’essere considerato qualcosa di non essenziale, ma è un discorso assolutamente sbagliato. Non è uno sport non essenziale, ci sono tante persone che ci lavorano con stipendi normalissimi. Se fosse per me, io manderei un po’ più gente allo stadio. Se possono stare in 1000 in un settore, possono stare in 1000, 1000 e 1000 anche negli altri settori. Aiuterebbe molto economicamente i club che hanno bisogno degli incassi. Sicuramente ci vorrà un po’ di tempo”.

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