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L’Italia under-21 convince ma non vince, 2-2 in amichevole con la Croazia

Gigi Di Biagio - Foto Salerno1970 - CC-BY-SA-3.0

Italia under-21 bella e sfortunata. Gli azzurrini hanno oggi pareggiato per 2-2 con i parietà della Croazia in amichevole, con reti di Bastoni e Locatelli, non riscattando appieno lo scialbo 0-0 ottenuto qualche giorno fa con l’Austria. I nostri sono stati assolutamente padroni del campo ed hanno messo in mostra grande brillantezza nella prima ora di gioco, mandando un bel segnale in vista dell’Europeo di categoria di giugno prossimo. Nel finale lo spauracchio di una rimonta degli slavi è costato qualcosa in termini di lucidità alla selezione italiana, non abbastanza abile a gestire i pericoli per portare a casa la vittoria.

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LE DICHIARAZIONI DI DI BIAGIO

In tanti hanno comunque brillato nell’Italia. Forse più di tutti Locatelli, ormai mezzala in pianta stabile. L’ex Milan si è proposto bene e con qualità, svariando molto in un centrocampo fluido, trovando spesso delle giocate interessanti nello sviluppo della manovra e pure il secondo gol di giornata, siglato con una cattiveria quasi da centravanti. Nello stesso reparto ha fatto bene anche Sandro Tonali, pur trovando meno incisività. Incisività che ad esempio ha avuto il mancino di Dimarco, vicinissimo al gol da punizione ed autore di un assist da corner per Bastoni, suo compagno anche al Parma. Il centrale di proprietà dell’Inter ha disputato una prestazione ottima anche sul piano difensivo in coppia con Bonifazi – aldilà dei gol subiti, arrivati entrambi in situazioni un po’ estemporanee. Fra le note storte sicuramente Parigini, fumoso e sfortunato a tratti; anche i subentrati Adjapong (poi tra l’altro costretto a uscire per infortunio) e Romagna non hanno avuto l’effetto desiderato da Di Biagio. In ottica Europeo, sono da segnalare invece i progressi di Cutrone nel lavorare lontano dall’area di rigore avversaria, ma il numero 9 ha sprecato un’occasione enorme all’81esimo per portare a casa il successo. Puniti dallo scarso cinismo ed una dormita su un calcio d’angolo, gli azzurrini hanno comunque tanti motivi per sorridere.

Dall’altro lato, le migliori promesse della Croazia non hanno convinto appieno. Fra i migliori c’è Šunjić, sicuramente bravo a disimpegnarsi in un contesto tutt’altro che semplice. A due facce la prova del terzino Borna Sosa, in difficoltà nel contenere l’elettricità di Orsolini in fase difensiva ma anche fonte di alcuni cross molto pericolosi nell’altra metà campo. Ha segnato Alen Halilović, una marcatura molto bella a “salvare” una prestazione tutt’altro che eclatante, un po’ come tutti i suoi compagni nel reparto offensivo. Entrambi i portieri schierati dal CT Gracan, Posavec nel primo tempo e Grbić (migliore dei suoi) nel secondo, hanno fatto bene per quanto hanno potuto. Male in generale la difesa – tranne Kalaica, che si è riscattato con il gol del pari ed un paio d’interventi decisivi – e l’atteggiamento della squadra nel primo tempo, troppo leggero.

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