In Evidenza

Italia Under 21, Nicolato: “Tante soddisfazioni, abbiamo giocatori alla Nazionale maggiore”

Paolo Nicolato

Il bilancio di questo 2020? Più soddisfazioni che preoccupazioni, sicuramente. A maggior ragione perché abbiamo raggiunto obiettivi in un momento così difficile e non era affatto scontato. Siamo riusciti a superare le difficoltà da grande gruppo, con grande coesione, e questo ci rende ancora più felici e soddisfatti”. Lo ha detto Paolo Nicolato, commissario tecnico dell’Italia Under 21, in un’intervista al Corriere dello Sport. Gli azzurrini hanno conquistato nei giorni scorsi la qualificazione al prossimo Europeo di categoria. Abbiamo messo in campo formazioni sempre diverse, con pochi ragazzi a fare da filo conduttore – ha proseguito il ct -. E’ stata una grande prova per tutti noi, per lo staff. Ma soprattutto per loro. Abbiamo inventato sempre qualcosa di nuovo, nelle scelte, nei moduli. E lì cogli la qualità dei ragazzi, non solo tecniche. Siamo riusciti, in questa situazione, a dare giocatori anche alla Nazionale maggiore“.

“Noi partiamo da un principio: che i giocatori vengano in Nazionale volentieri e per venire volentieri devono divertirsi, non un calcio troppo schematizzato, soffocante – ha aggiunto Nicolato -. Il motore di tutto deve essere il divertimento, un divertimento serio, certo. Perché se mi diverto apprendo meglio. In Nazionale stiamo tutti prendendo quella strada lì: i ragazzi sono contenti di quello che fanno. L’altra cosa a cui crediamo molto, conseguenza di questa, è lo spirito, il modo di stare insieme, che non è stato facile in questo tempo ed è comunque più difficile in Nazionale perché i tempi sono ridotti”.

Sui giovani italiani più impiegati in Serie A Nicolato spiega: Bisogna capire quanto abbia inciso la pandemia. Dobbiamo investire sulla nostra mentalità di dirigenti, allenatori, di sistema, per trovare la via che aiuti i giovani come sta accadendo ora con il Covid: abbiamo visto ragazzi che erano nascosti. Non dimentichiamoci che noi consideriamo giovani ventenni o ventunenni che in Premier magari hanno già 100 presenze”. 

SportFace