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Di nuovo in campo, per attribuire un nuovo significato al San Siro della Svezia e per cercare la conferma contro la Spagna delle ‘Furie Rosse’. E’ grande attesa per la Nazionale campione d’Europa di Roberto Mancini che si prepara a sfidare la selezione di Luis Enrique già battuta nel percorso che ha portato a Wembley. Sono sette le vittorie degli azzurri nei precedenti, cinque delle furie rosse e undici i pareggi. Ora c’è una semifinale di Nations League da vivere e in un 2021 insaziabile, Roberto Mancini ha ancora fame. Vincere aiuta a vincere, vale anche in vista di un Mondiale che vale tantissimo. La prima sfida risale alle Olimpiadi del 1920 e sorrise alla Spagna, quattro anni dopo l’Italia si impose di misura. Nei Mondiali del 1934 però fu l’Italia ad avere la meglio sulla Spagna, prima della vittoria finale nel torneo iridato. Troviamo anche uno 0-0 agli Europei e una vittoria azzurra nel torneo continentale del 1988 con un gol di Vialli (in panchina di Mancini) su assist di Ancelotti, che oggi allena il Real Madrid. Nel Mondiale del 1994 una doppietta di Baggio incoronò gli azzurri nei quarti di finale del torneo iridato. La Spagna tornò a vincere in amichevole nel 2000, e pareggiò per 1-1 nel 2004. Quattro anni dopo inizia l’era d’oro di una Spagna mai così spettacolare e competitiva.
L’Italia se ne accorse agli Europei del 2008 con Donadoni in panchina: fatali gli errori di Di Natale e De Rossi ai rigori. Nel 2011 due talenti mai veramente esplosi – Montolivo e Aquilani – decisero un test amichevole contro Xabi Alonso e compagni. Un test illusorio visto che appena un anno dopo la Spagna vincerà l’Europeo in finale infliggendo agli azzurri il peggior risultato in una finale continentale. La rivincita è arrivata nel 2016 con Conte in panchina quando Chiellini e Pellè eliminarono le furie rosse agli ottavi. Anche qui è solo un’illusione. Con Ventura l’Italia perde 3-0 nel percorso di qualificazione a Russia 2018, arriva seconda nel girone e viene eliminata a San Siro, dove ora tornerà a giocare col sogno del secondo trofeo in un anno. C’è fiducia, anche perché l’ultimo precedente si è concluso con Jorginho impeccabile dagli undici metri. La Spagna ha voglia di rivincita, l’Italia vuole semplicemente coronare un anno indimenticabile e regalarsi l’ennesimo trofeo internazionale.
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