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L‘Italia aspetta e spera. Una speranza che sta per tramutarsi in realtà concreta, quando? Il prossimo nove dicembre quando l’Uefa annuncerà il paese organizzatore dell’Europeo di calcio under 21 del 2019. L’Italia è nettamente in vantaggio, deve solo temere in minima parte la Bulgaria, ma il presidente della Federazione italiana gioco calcio Carlo Tavecchio è ormai consapevole che i giochi sono chiusi. Sarebbe – usiamo sempre il condizionale per non rischiare beffe dell’ultimo minuto – il primo riconoscimento al sostegno capitanato da Tavecchio del neo presidente della Uefa Alexsander Ceferin.
Una assegnazione che farebbe bene a tutto il movimento anche in vista dell’Olimpiade di Tokyo 2020. Perché per volare ai giochi olimpici estivi (dove l’Italia del calcio manca da Pechino 2008) bisogna arrivare tra le prime quattro dell’Europeo del 2019 dove l’Italia sarebbe favorita dal fattore campo e dal fatto di non dover giocare le qualificazioni che in passato hanno riservato non poche difficoltà per gli azzurrini (vedi Euro 2015). La formula sarebbe la seguente: dodici squadre qualificate suddivise in tre gironi da quattro ciascuna. Passano ai quarti di finale le prime due di ogni girone e due delle migliori terze e poi da li gli scontri ad eliminazione diretta sino alla finalissima.
Non ci resta che attendere qualche giorno per sapere se tutto questo verrà tramutato in realtà, Carlo Tavecchio spera e sa che in cuor suo i giochi sono quasi chiusi. L’Italia sta per ottenere l’Europeo del 2019, una vetrina che deve essere sfruttata al meglio per rilanciare il movimento italiano e per fare una bella figura a livello europeo. Un trampolino di lancio verso mete e destinazioni più importanti, Tokyo 2020 in primis.